Pescara. E’ partita dal porto turistico la giornata di Matteo Renzi a Pescara: prima tappa il pranzo con politici e imprenditori locali, ma ad attenderlo c’era anche il fronte della protesta.
“Felicissimo di essere a Pescara e in Abruzzo”, ha detto il presidente del Consiglio appena arrivato nel porto turistico, accolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, dal presidente di Confindustria, Agostino Ballone, dal sindaco Marco Alessandrini, dal Sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, oltre che da un piccolo gruppo di curiosi, pronti a scattare foto e selfie.
Ben più folta, circa 200 persone, la lista degli invitati al pranzo a base di pesce che si consumerà nel ristorante Da Franco, tra politici e imprenditori locali. “Sono contento anche di aver trovato Don Emilio”, ha detto il premier riferendosi al sacerdote pescarese conosciuto ai tempi dei Boy Scout, cercando anche di stemperare un clima di tensione che si protrarrà per tutta la giornata, con le manifestazioni programmate nel centro cittadino.
Sul lungomare, all’esterno del porto, una ventina di militanti di Casa Pound pronti a protestare contro le politiche del Governo: Renzi li ha evitati entrando da un ingresso secondario ma il gruppo ha annunciato che lo seguirà ad ogni tappa.
Tra i più esaltati dall’incontro il Governatore D’Alfonso, che ha mostrato alla stampa l’agendina sulla quale ha appuntato le richieste per l’Abruzzo da presentare al premier, oltre a una riproduzione dello stemma del Comune Firenze realizzato in pietra bianca della Maiella da uno scalpellino di Lettomanoppello, opera del paese natale di D’Alfonso che verrà donata nel corso della giornata.
DA SPOLTORE: FONDI PER SCUOLE FUORI DA PATTO STABILITA’.
Nel pomeriggio, il tour è prosegutio all’Aurum, dove sono state siglate le convenzioni per l’attuazione degli investimenti del Masterplan-Patto per il Sud per l’Abruzzo, lo strumento, deputato a favorire lo sviluppo ed a rilanciare l’economia del territorio abruzzese, che prevede risorse per oltre 1 miliardo e mezzo di euro.
Il Patto, sottoscritto il 17 maggio scorso a L’Aquila, entra così nella sua fase di “procedimentalizzazione” che rappresenta il presupposto necessario per approdare, in tempi brevi, alle gare d’appalto delle opere inserite nel cronrogramma. A sottoscrivere le convenzioni sono stati il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ed i 77 enti attuatori che sono i soggetti che appalteranno gli interventi.
Poi il premier si è spostato a Spoltore per inaugurare la nuova scuola media Dante Alighieri, ristrutturata con 3,5 milioni di euro, il fondo più ampio di quello previsto dalla Buona Scuola. A tal proposito si è pronunciato critico nei confronti dell’Unione Europea: “Ogni anno l’Italia da alla Ue 20 miliardi e ne riceve indietro 12, perché siamo generosi ma anche perché siamo un grande Paese. Ora almeno chiediamo che i soldi per l’edilizia scolastica restino fuori dal patto di stabilità. Nonostante questa nostra generosità non riceviamo nessun aiuto sull’immigrazione, ed è una cosa vergognosa – ha poi detto Renzi rivolgendosi ai ragazzi – perché noi quelle persone dobbiamo salvarle quando arrivano dal mare”.
Durante la cerimonia si è rivolto ai numerosi genitori presenti per invitarli “ad avere un atteggiamento di dialogo con gli insegnanti. La nostra generazione aveva un atteggiamento di rispetto nei loro confronti, mentre oggi c’è un atteggiamento un po’ ondivago, capita a volte – ha proseguito Renzi – che quando un alunno viene redarguito da un’insegnate si tende ad essere più comprensivi nei confronti del figlio che del maestro. Bisogna invece riconoscere il ruolo sociale e dare maggiore attenzione agli insegnanti”.
Il premier ha poi lanciato una battuta ai ragazzi spiegando che “la scuola è vostra, è molto bella, nel mettere i soldi per ristrutturarla abbiamo solo fatto il nostro dovere, ma ora chi chiediamo: tenetela bene”, ha chiuso Renzi con un sorriso”.
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AL FLA CITA FLAIANO, “SIAMO IN UNA FASE DI TRANSIZIONE, COME SEMPRE”
Tornato a Pescara, per inaugurare il Festival delle Letterature dell’Adriatico, dal Palco del cinema Circus ha citato Flaiano, affermando che “su Twitter avrebbe spopolato”: “Siamo in una fase di transizione, come sempre del resto”, ha detto con le parole dell’autore pescarese, affermando che “alcuni elementi sono inediti, da qualche ora Trump è il presidente degli Stati Uniti e non tutti ci avrebbero scommesso”. Tornando sul tema europeo, Renzi ha parlato della “curiosa, per non dire una parolaccia contraddizione dell’Europa, in cui quei paesi che sono stati salvati negli anni ’90 ed aiutati in modo crescente negli ultimi 20 anni oggi immaginano di innalzare nuovi muri, mettendo al centro una sguardo egoista invece di una costruzione di una comunità solidale”
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LA DIRETTA FACEBOOK DI RENZI DAL COMUNE DI PESCARA.
Alle 20 l’incontro pubblico ‘La riforma costituzionale che serve al futuro del Paese’ a Palazzo di Città.