Pescara, Audere Semper commemora le vittime dei bombardamenti: “Manifestazione abusiva” FOTO

Pescara. Infuria la polemica per la commemorazione delle vittime dei bombardamenti del ’43 celebrata, stamattina, dal gruppo nazionalista Audere Semper. Rifondazione comunista grida all’oltraggio, mentre il Comune la bolla come abusiva.

Sono previste per stasera alle 21:00 le celebrazioni ufficiali, da parte del Comune di Pescara, in collaborazione con l’ANPI, davanti al muro della stazione, ancora segnato dalle esplosioni, simbolo dei bombardamenti che nel 1943 flagellarono la città. Ma stamattina, come ampiamente annunciato nei giorni scorsi, venti militanti di Audere Semper, neo-formazione politica di ispirazione nazionalista, guidata dall’ex coordinatore regionale di Forza Nuova, Marco Forconi, hanno deposto una corona di alloro ai piedi del muro, nel corso di una manifestazione che viene intesa come “presentazione alla città di Pescara della nuova formazione patriottica e dannunziana”.

Quanto è bastato per far risorgere i vecchi scontri ideologici tra “rossi e neri”: “Un oltraggio alle vittime dei bombardamenti”, tuona Maurizio Acerbo, della segreteria nazionale di Rifondazione Comunista, “i neofascisti hanno deposto la corona scortati da polizia e vigili urbani: il bombardamento di Pescara è una delle tragiche conseguenze delle barbare scelte di quel regime fascista a cui si rifanno queste Sturmtruppen nazionaliste e xenofobe nostrane. E’ gravissimo che Questore e Prefetto abbiano consentito una manifestazione di questo genere che offende la memoria delle vittime della guerra che fu scatenata dai fascismi europei”.

Alla critica risponde il sindaco Marco Alessandrini: “Tale manifestazione non è stata mai autorizzata dal Comune, che invece ha provveduto a segnalarla alle forze dell’ordine appena se ne è venuti a conoscenza”. Dalle forze dell’ordine, però, arriva una versione per metà contrastante: Audere Semper aveva regolarmente inoltrato un preavviso alla questura che – come spiegano dalla questura stessa – ha dato l’ok con delle prescrizioni, vietando cioè manifestazioni o cortei e consentendo solo la deposizione della corona.

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