Pescara, spara alla convivente dopo una lite

Pescara. Notte da far west a Rancitelli, dove un uomo ha sparato contro la convivente dopo una lite domestica, ferendola a un gamba prima di scappare dalla polizia.

Protagonista del mancato uxoricidio Moreno Sagazio, 32enne con una lunga lista di precedenti penali e già noto alle forze dell’ordine, in passato coinvolto in alcune delle vicende che hanno “terrorizzato” gli abitanti del rione di via Caduti per Servizio, nonché coinvolto dai clan che gestiscono lo spaccio di droga del capoluogo adriatico.

L’ultimo atto violento la scorsa notte, intorno alle 00:30, quando avrebbe iniziato a discutere animatamente in un appartamento della popolare ancitelli, per poi scendere in strada, dove l’uomo ha estratto una pistola facendo fuoco contro la donna 27enne, colpendola al polpaccio.

Gli abitanti della zona, sentendo esplodere più colpi, hanno chiamato il 113 e, in pochi minuti, sono intervenute le pattuglie della squadra Volante della polizia: gli agenti hanno dovuto faticare non poco per bloccare Sagazio e arrestarlo per lesioni aggravate, recuperando la calibro 38 a tamburo in una siepe poco distante, dove era stata probabilmente gettata nel tentativo di fuga.

La ragazza è stata condotta in ospedale, dove è stata sottoposta a intervento chirurgico in ospedale.

L’uomo, che ha tatuato il nome della compagna sul petto, ha con la donna sei figli.

— AGGIORNAMENTO —

Verso mezzanotte, secondo la ricostruzione fornita in conferenza stampa dal dirigente della squadra Volante, Dante Cosentino, l’uomo è tornato a casa ed è iniziata una lite, via via sempre più violenta, fino a quando lui ha iniziato a picchiare la donna ed ha estratto la pistola. La giovane allora si è calata dal balcone, al primo piano, ed è fuggita in strada, dove il 32enne ha sparato più colpi, uno dei quali ha raggiunto la 27enne alla gamba. Il 32enne si è dato alla fuga a piedi e la 27enne si è trascinata fino a casa per chiedere aiuto. Alcuni parenti l’hanno accompagnata in ospedale.

Lanciato l’allarme al 113, sul posto sono subito arrivati gli uomini della squadra Volante e poi quelli della Mobile e della Polizia scientifica. Fondamentale è stato il contributo dei residenti della zona, che hanno dato indicazioni agli agenti.

Le ricerche degli uomini della squadra Volante sono andate avanti per quasi due ore. Il 32enne è stato trovato poco distante, mentre cercava di scavalcare una recinzione. Dopo una breve colluttazione, è stato immobilizzato ed arrestato. Nello scontro un poliziotto ha riportato lesioni guaribili in sette giorni.

Accompagnato in Questura, il giovane inizialmente è stato poco collaborativo, ma alla fine ha fornito indicazioni sul luogo in cui aveva nascosto la pistola. L’arma, una pistola a tamburo calibro 38, è stata rinvenuta in una siepe.

I sei figli piccoli della coppia al momento della lite non erano in casa. Non sarebbe il primo caso di maltrattamenti nei confronti della compagna, che nei mesi scorsi aveva anche presentato una denuncia, poi ritirata.

Sagazio ha numerosi precedenti di polizia; a dicembre del 2014 era stato arrestato perché trovato in possesso di una pistola ed è stato sottoposto, tra l’altro, alla misura della sorveglianza speciale. Ora è accusato di lesioni aggravate, porto abusivo di armi, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Il pm è Paolo Pompa.

Ulteriori accertamenti sono in corso sulla pistola sequestrata.

 

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