Pescara, maxi furto ad antiquario: Polizia recupera decine di opere d’arte FOTO

Pescara. La Polizia recupera decine di opere d’arte che erano state rubate ad un antiquario pescarese. Due persone sono state denunciate per ricettazione.

In particolare, la Squadra Mobile della Questura di Pescara, sotto la direzione della locale Procura della Repubblica (pm Silvia Santoro), con la collaborazione delle Squadre Mobili di L’Aquila e Roma e del Commissariato di Sulmona, ha condotto una serrata attività di indagine in merito ad un furto subito lo scorso 23 gennaio da un noto antiquario pescarese.

Quella notte, infatti, dopo la manomissione di un cancello automatico e la successiva forzatura di una grata e di un lucchetto, ignoti malviventi si erano impossessati di parte del materiale che si trovava nel deposito dell’antiquario, consistente in mobili antichi, cornici, orologi da tavolo e quadri d’autore, per un valore totale ammontante ad oltre un milione di euro.

Fin da subito, le modalità del furto avevano fatto ipotizzare che si fosse trattato di un’azione su commissione, ben pianificata, anche perché i ladri avevano selezionato con cura gli oggetti da asportare, tra cui diversi quadri di noti pittori abruzzesi come Basilio Cascella, Francesco Paolo Michetti, Filippo Palizzi, Carlo Verdecchia e Tito Pellicciotti.

Due giorni fa, grazie all’impegno della Sezione Antirapine della Squadra Mobile, è arrivata una svolta importante nelle indagini. Dopo una serie di perquisizioni operate tra Roma e Sulmona, buona parte della refurtiva è stata recuperata e due persone, già note alle forze dell’ordine, sono state denunciate per ricettazione.

Ulteriori particolari saranno forniti nel corso della conferenza stampa che si terrà oggi alle 11.30 nella Sala Conferenze della Questura di Pescara.

— AGGIORNAMENTO —

I denunciati sono due pregiudicati residenti a Sulmona, M.S, 56 anni, e A.M., 51enne di origini siciliane. Il primo è stato fermato due giorni fa a Sulmona, alla guida di un furgone contenente la refurtiva; gli agenti della Mobile lo hanno bloccato e sono riusciti a recuperare il materiale. Nell’abitazione del secondo, durante la perquisizione domiciliare, i poliziotti hanno trovato sul computer un catalogo digitale delle opere in questione.

Il deposito svaligiato si trova in via Arapietra, a Pescara. Piuttosto semplice, per i malviventi, il furto, considerato che la struttura non era dotata né di sistema di allarme né di videosorveglianza. I ladri, come ha sottolineato in conferenza stampa il dirigente della Mobile di Pescara, Piefrancesco Muriana, hanno agito in maniera ‘chirurgica’, prendendo solo ciò che gli interessava e che probabilmente era più semplice da ricettare.

Le immagini registrate da una telecamera non distante dal deposito hanno consentito di raccogliere i primi elementi investigativi. Le indagini hanno portato gli investigatori fino a Sulmona e a Roma. In particolare, nella capitale, nel corso di una perquisizione, è stata trovata una pistola calibro 7,65 risultata rubata.

Sessantadue le opere recuperate, mentre mancano all’appello dei mobili antichi. Il quadro di maggior valore è un Palizzi da 80mila euro. Alcune tele sono state danneggiate, probabilmente durante il furto. Ritrovato anche un tabernacolo del 1700, con purificatorio in lino, che non fa parte del materiale rubato a Pescara.

Le indagini proseguono; ulteriori accertamenti sono in corso per capire chi possa aver commissionato il furto e per ricostruire la rete dei soggetti coinvolti.

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