Pescara, “La città è una camera a gas, misure drastiche contro lo smog”

Pescara. “A seguito delle inquietanti notizie pubblicate dalla stampa sugli sforamenti delle emissioni del sansificio, addirittura venti volte superiori ai limiti di legge, si confermano le ipotesi dei cittadini, sulla natura nociva dei miasmi che hanno attanagliato nei mesi scorsi il centro di Pescara e alcuni quartieri limitrofi. L’amministrazione comunale tende di nuovo a minimizzare un’emergenza che ormai è sotto gli occhi, anzi sotto il naso, di tutti”. Così Associazione Pescara Punto Zero, Ciclisti Anonimi Pescaresi e Comitato Aria Libera 2016, a proposito della questione smog, nel giorno del Consiglio comunale straordinario ed aperto dedicato proprio al problema inquinamento.

“E’ cominciata quest’estate con lo sversamento di migliaia di metri cubi di liquami fecali nel fiume – ricordano le associazioni – a novembre con la pubblicazione di un dossier inquietante sullo stato delle acque in Abruzzo, per terminare con il clima asfittico provocato da una serie di fattori concomitanti, quali lo smog causato dalle autovetture, dal riscaldamento residenziale, dalle emissioni incontrollate degli impianti industriali, aggravate dall’assenza di vento di questi giorni. A tale emergenza si è risposto sempre con gli stessi schemi stentati e contraddittori, totalmente privi di prospettiva, con provvedimenti come le targhe alterne, che dopo essere stati annunciati, tra polemiche dei commercianti e rassegnazione dei cittadini, sono stati ritirati senza sortire alcun effetto. Ad oggi la situazione non è cambiata. In questo mese quasi tutti i giorni la qualità dell’aria a Pescara è stata pessima, secondo le valutazioni delle, poche, centraline installate in città, per i valori delle polveri pm10 e pm 25, come riscontrabile dalle tabelle e dal grafico sul sito dell’Arta”.

Il sindaco, ora soluzioni strutturali

Intanto, dopo le misure ‘tampone’ finalizzate a limitare l’inquinamento dovuto al traffico veicolare, come le Domeniche ecologiche o il biglietto unico EcoBit, l’amministrazione comunale di Pescara punta ad individuare soluzioni strutturali rispetto alla principale causa dello smog e cioè gli impianti di riscaldamento. Il sindaco, Marco Alessandrini, nel corso del Consiglio comunale ha infatti annunciato che il Comune è al lavoro su un protocollo d’intesa finalizzato alla razionalizzazione degli impianti, negli edifici pubblici e privati.

Se, secondo i dati in possesso del Comune, una fetta significativa dell’inquinamento, pari a circa il 47%, deriva dalle emissioni di edifici residenziali, il sindaco, nel corso del suo intervento, ha sottolineato che “stiamo lavorando ad iniziative riguardanti il riscaldamento degli edifici pubblici e privati, con un protocollo d’intesa, i cui soggetti sono in via di definizione, finalizzato a razionalizzare gli impianti”.

Alessandrini ha anche annunciato lavori di efficientamento dell’illuminazione delle scuole: “Complessivamente – ha detto – servono 1,5 milioni di euro e si dovrà fare un mutuo, ma l’obiettivo è efficientare e risparmiare ed abbiamo ipotizzato risparmi per 200mila euro annui, quindi nel giro di otto anni dovremmo ammortizzare i costi sostenuti”.

Nel corso della seduta, il Consiglio ha anche approvato un’ordine del giorno presentato dalla maggioranza che impegna il sindaco, tra l’altro, ad “avviare la redazione di un Piano generale del traffico urbano”, ad avviare con la società Tua una “revisione radicale dell’organizzazione del trasporto pubblico locale”, ad “indire una Conferenza dei sindaci dei Comuni metropolitani per definire politiche comuni di contrasto all’inquinamento”.

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