Le Costituzioni italiane: a Castel del Monte la presentazione del libro di Fimiani e Togna

Castel del Monte. Verrà presentato martedì 9 agosto alle 18.30 a Castel del Monte, nella sala del teatro Francesco Giuliani, il libro “Le Costituzioni italiane 1796-1948” (ed. Textus), compendio di un meticoloso lavoro di ricerca di Enzo Fimiani, storico e direttore della Biblioteca provinciale di Pescara, e Massimo Togna dell’università della Tuscia di Viterbo.

Partecipano alla presentazione l’autore Enzo Fimiani, Giovanni Lolli  vice presidente della giunta regionale dell’Abruzzo, e Luciano Mucciante sindaco di Castel del Monte che ha voluto patrocinare la manifestazione. Conduce l’incontro il giornalista Sandro Marinacci.

Oltre a Giovanni Legnini, vice-presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, firma la prefazione anche il ministro Maria Elena Boschi, che scrive: “Il merito più grande di Enzo Fimiani e Massimo Togna è di aver scelto, con intelligenza e capacità di analisi, una prospettiva storica di lungo periodo, che aiuta i a cogliere gli elementi fondamentali del ricco e complesso percorso costituzionale sviluppatosi nel nostro Paese a partire dalla fine del XVIII secolo. Già, perché il primo aspetto che gli autori tengono a sottolineare è che la nostra Costituzione, quella entrata in vigore nel 1948, non è stata il frutto miracoloso ed estemporaneo di una irripetibile stagione di rinascita dopo il buio della dittatura e della guerra, ma il culmine di una parabola costituzionale e civile che ha percorso il panorama italiano almeno a partire dalla Rivoluzione francese. Ecco dunque tutte le costituzioni italiane ‘prima della Costituzione’. Ecco lo Statuto emanato da Carlo Alberto di Savoia nel marzo 1848. Ecco, prima ancora, le costituzioni cosiddette ‘giacobine’ e ‘napoleoniche’ promulgate in diverse parti del Paese tra il 1796 e il 1815. Ed ecco l’esperienza per molti versi straordinaria della Repubblica romana del 1849 e della sua Costituzione, di incredibile modernità e molto avanzata in senso democratico. C’è un lungo cammino, insomma, che porta fino all’Assemblea Costituente che lavorò alla stesura della nostra Carta costituzionale. Di questo cammino, è doveroso avere piena consapevolezza”.

Impostazioni privacy