Schianto ultraleggero a L’Aquila, esami tossicologici sul pilota decisivi per la dinamica

I risultati degli esami istologici e tossicologici sui campioni prelevati durante l’autopsia al pilota vice presiedente dell’Aeroclub dell’Aquila, Corrado Mancinelli, saranno forse decisivi per definire le cause dello schianto dell’ultraleggero precipitato a poche centinaia di metri dall’avio-superficie tra Poggio Picenze e Fossa.

Serviranno per chiarire se Mancinelli possa essere rimasto vittima di un malore che gli ha impedito di governare il suo velivolo, con la conseguente perdita di quota, con la cabina conficcatasi nel terreno: la tesi dell’errore umano è remota, il settantenne vice presidente del club aveva maturato una lunga esperienza di volo.

Con lui Maria Rita Vietri, sessantaquattrenne aquilana, i cui familiari quali chiedono con forza di capire cosa sia successo e anche per questo, attraverso il consulente legale Mario Masciovecchio, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, con la collaborazione dell’avv. Marco Bevilacqua, del foro di Chieti.

Se però si fosse trattato di un guasto tecnico, allora lo scenario cambierebbe totalmente e andrebbero ricercate tutte le responsabilità. I congiunti di Maria Rita Vietri attendono con ansia i risultati del lavoro del super-esperto nominato dal Pubblico Ministero della procura dell’Aquila dott. Stefano Gallo, il quale, com’è noto, ha aperto un procedimento penale, al momento contro ignoti, e ha affidato all’ex pilota militare, ex comandante Alitalia e istruttore di volo Sergio Maron, vicentino, l’incarico di ricostruire la dinamica, le cause e quindi le eventuali responsabilità dell’accaduto.

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