Pescasseroli, testa d’agnello sulla recinzione dell’Ente Parco: la minaccia FOTO

Pescasseroli. Questa mattina, le dipendenti dell’Ente, all’apertura del Centro visita del Parco, hanno ritrovato sull’inferriata di recinzione una testa di agnello scuoiata e sanguinante e un foglio con insulti e minacce al Responsabile del servizio tecnico dell’Ente, Andrea Gennai.

 

La scritta contiene un esplicito riferimento alle demolizioni e, pertanto, non si tratta né di una bravata, né di una minaccia generica o personale. E’ un chiaro riferimento alle attività di repressione di abusi messe in atto dall’Ente, che prende di mira il responsabile dell’ufficio direttamente impegnato nei procedimenti.

Dopo il ritrovamento, le dipendenti hanno allertato il servizio di sorveglianza e sono stati chiamati i Carabinieri che hanno provveduto a fare tutti i rilievi del caso.

 

“Esprimo la più completa vicinanza e solidarietà – dichiara il Presidente del Parco, Antonio Carrara – e quella di tutto l’Ente, ad Andrea nella convinzione che si tratta di un atto che colpisce il Parco e le attività di controllo del territorio e repressione di abusi che si stanno realizzando e che, evidentemente, disturbano gli interessi di qualcuno che ricorre a gesti di intimidazione, tipicamente mafiosi.

 

Certo il Parco, forte della sua lunga storia, non si fa intimidire e fatti di questo tipo non fanno altro che rafforzare la nostra azione di tutela del territorio. Mi auguro che le forze dell’ordine possano accertare e perseguire i responsabili di questo ignobile gesto.”

 

Il messaggio del Governatore Marsilio. Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, esprime solidarietà nei confronti del responsabile del servizio tecnico del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Andrea Gennai, dopo che questa mattina è stata ritrovata una testa d’agnello è un foglio con minacce nei suoi confronti sul cancello del centro natura, a Pescasseroli.

 

“Ogni atto di intimidazione va respinto con fermezza al mittente – ha commentato il presidente Marsilio -. Rappresenta solo un gesto di vigliaccheria verso chi quotidianamente svolge il proprio lavoro a tutela di un area protetta della Regione Abruzzo, riferimento di migliaia di turisti. La Regione Abruzzo guarderà sempre con attenzione verso una politica di tutela ambientale e sviluppo turistico. Mi auguro che le indagini avviate dalla forze dell’ordine possono giungere all’identificazione dei responsabili o del responsabile al fine di riportare tranquillità e serenità all’interno degli uffici del parco”, ha concluso il presidente Marsilio.

 

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