Coronavirus, altri due posti di terapia intensiva ospedale G8 a L’Aquila

L’Aquila. Saranno attivati domani altri due posti di terapia intensiva nel cosiddetto G8, il piccolo ospedale limitrofo al San Salvatore dell’Aquila, realizzato per l’evento mondiale dopo il sisma del 2009 e riaperto da alcuni giorni come covid-hospital.

Nella struttura sono attualmente sei i posti attivati, di cui cinque occupati da pazienti intubati: il sesto si è liberato stamani per la morte del 69enne funzionario di banca in pensione di Castel di Sangro a causa di una polmonite provocata dal coronavirus. Come sottolineato dal primario del reparto di Rianimazione, professor Franco Marinangeli, nei prossimi giorni saranno pronti altri sei posti “che potranno attivarsi a seconda delle esigenze”.

Quindi si arriverà a 14. Il G8 è stato infrastrutturato a tempo di record, anche con donazioni private, per arrivare a 36 e, se la situazione dovesse precipitare, a 42 posti. Nelle ultime ore, con i medici in prima linea sul cantiere, coordinati dallo stesso Marinangeli, sono state finiti gli impianti per l’areazione e per le telecamere che permettono di controllare da una regia i pazienti anche con lo zoom.

“Anche oggi tutti al lavoro per affrontare il prossimo futuro con maggiore tranquillità – spiega Marinangeli in un post su Fb – Mentre voi siete a casa, e vi ringraziamo per questo, noi continuiamo a prepararci. Fino a quando la curva non comincerà a invertire la tendenza continueremo ad agire con prudenza. Stiamo affrontando questa terribile patologia con quanto di meglio la tecnologia e la farmaceutica oggi offrano e nel frattempo incrementiamo i posti letto. Domattina avremo due posti in più..già pronti e attrezzati con ventilatore, monitor e tutto quanto necessario. Entro la settimana contiamo metterne in funzione ulteriori 6 per terapia intensiva e subintensiva, già completamente attrezzati. Il nostro obiettivo è di garantire il massimo delle cure a tutti e al momento sono in grado di tranquillizzarvi in questo senso”.

“La tendenza dei pazienti da intubare fa registrare una tendenza in aumento, anche se lieve, ma non è fuori controllo. E comunque al momento con i numeri ci siamo”. Così commenta il primario del reparto di rianimazione dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila a proposito dei dati legati ai contagiati covid ricoverati in terapia intensiva.

L’altro ieri erano 48, ieri 44, oggi 49 con 58 casi in più che portano il totale dei contagi a 587.
“La oscillazione è legata, purtroppo ai decessi, negli ultimi giorni c’è stato un solo caso di dimissione – spiega Marinangeli – Siamo pronti a contrastare una curva ancora in ascesa, naturalmente speriamo non ci sia bisogno”. I posti di rianimazione in Abruzzo prima del coronavirus erano 80.

Sicuramente c’è stato un incremento ma non ci sono dati ufficiali in questo momento: secondo alcuni addetti ai lavori, si è arrivati a 130 con l’obiettivo di 150, altri si fermano a 100 attuali, sempre con lo stesso obiettivo.

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