Canistro, vertenza Santa Croce: attesa per la definizione

Canistro. Sono passati 5 anni dal blocco produttivo allo stabilimento Santa Croce di Canistro, anni travagliati soprattutto per i 78 lavoratori e le loro famiglie, che dopo la Naspi non hanno più un sostegno al reddito e che stanno aspettando ancora delle risposte concrete per il loro futuro e la loro rioccupazione.

 

A causa dei ritardi della burocrazia il percorso della concessione delle sorgenti dell’acqua è difficile. “Non può che essere motivo di soddisfazione per un sindacato come la Fai Cisl Abruzzo Molise apprendere l’annuncio che finalmente si dovrebbe, a breve, riavviare l’imbottigliamento dell’Acqua Santa Croce nello stabilimento di Canistro, è una buona notizia anche e soprattutto per le ricadute occupazionali che vi saranno, – dichiara il segretario Generale della FAI CISL AbruzzoMolise, Franco Pescara. “La lunga e travagliata vicenda che ha coinvolto molte famiglie del territorio, ci auguriamo, sia veramente e definitivamente, giunta al termine.

 

L’impegno di riassumere 53 degli ex dipendenti è un importante risultato che si è ottenuto. A tal proposito chiederemo alla regione e alla società che si è aggiudicata la concessione di convocare un tavolo per poter esaminare, valutare e discutere del piano industriale. Ci auguriamo che vi sia la volontà di tutti a partecipare e riavviare un confronto, nel tempo, costruttivo, – ha concluso Franco Pescara”

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