Tutela dei Trabocchi, Colletti scrive a ministri: ‘Deroga specifica a direttiva Bolkestein’

Lettera a Garavaglia e Franceschini: chiesto incontro per discutere emendamento

Pescara. Una deroga specifica alla Direttiva Bolkestein, con l’obiettivo di tutelare i trabocchi e, più in generale, per la salvaguardia e la conservazione dell’identità dei luoghi e del patrimonio nazionale. E’ quanto auspica il deputato Andrea Colletti (Alternativa) che, sul tema, con un’apposita lettera, chiede un incontro ai ministri del Turismo, Massimo Garavaglia, e della Cultura, Dario Franceschini.

L’incontro richiesto, si legge nella missiva, è finalizzato ad analizzare l’emendamento n. 3.23, presentato da Andrea Colletti al Ddl Concorrenza, in corso d’esame al Senato, per il tramite dei senatori Luisa Angrisani e Mattia Crucioli, proprio sul tema dei trabocchi e sulla tutela dei luoghi identitari e del patrimonio nazionale. Colletti, nel divulgare i contenuti della lettera, ringrazia i deputati Stefania Pezzopane (Pd) e Gianfranco Rotondi (FI) ed il senatore Luciano D’Alfonso (Pd), i quali hanno supportato la sua iniziativa e sottoscritto il documento.

“Da abruzzesi, con fierezza e commozione – si legge nella lettera – guardiamo ai trabocchi quale opera di elevato ingegno umano, espressione di ancestrali valori sociali e culturali, senza dimenticare il loro essere fonte di ispirazione letteraria. La ‘grande macchina pescatoria […] simile allo scheletro colossale di un anfibio antidiluviano’, questo era il trabocco per il Vate D’Annunzio nella sua opera ‘Il Trionfo della morte’. Non solo D’Annunzio, anche la scrittrice Dacia Maraini, estimatrice delle bellezze della nostra terra, ha raccontato dei trabocchi come simbolo della capacità umana di credere nel futuro nonostante l’amarezza e la piccolezza del suo destino”.

“I trabocchi, simboli delle attività di pesca nel litorale sud dell’Abruzzo – si legge ancora – hanno dato il nome anche alla Costa dei Trabocchi e, negli ultimi anni, sono diventati anche opere di interesse turistico che hanno creato un interessante indotto. Non parliamo di un numero rilevante: sono 34 e alcuni, 11 all’attualità, tutelati dalla Sovrintendenza”.

Si tratta, dunque, evidenziano i parlamentari, “di attività non solo di natura economica, ma anche rappresentazioni dello stile di vita degli abitanti costieri dell’Abruzzo. Da abruzzesi non possiamo permetterci che vengano utilizzati per fini meramente privatistici senza un utilizzo avente una natura pubblica e collettiva. Proprio per questo motivo, e alla luce del Deliberando n. 40 della Direttiva 2006/123/CE, cosiddetta direttiva Bolkestein – concludono Colletti, D’Alfonso, Pezzopane e Rotondi – riteniamo necessaria una deroga specifica”.

Impostazioni privacy