Chieti, in Provincia tavolo sulla crisi dell’edilizia

ediliziaChieti. Si è svolto in mattinata il tavolo di confronto che il presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, ha convocato nei giorni scorsi cogliendo il grido di allarme lanciato dal settore edile del territorio provinciale. Erano presenti l’assessore provinciale all’Edilizia, Donatello Di Prinzio, i referenti delle sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil, i presidenti di Ance, Cna e Api e i presidenti degli Ordini professionali dei geometri, degli ingegneri degli architetti della provincia di Chieti.

Nel corso dell’incontro sono emerse le criticità maggiori che attanagliano il comparto delle costruzioni pubbliche e private, in un momento in cui imperversa una crisi economica che vede la provincia di Chieti e l’intero Abruzzo allinearsi ai dati negativi recentemente diffusi sulle imprese, anche per quanto riguarda sull’occupazione nel settore.

“Stiamo attraversando un momento straordinario – dichiara il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio, a margine dell’incontro – che richiede scelte di buon senso per il territorio e di fare Rete per risolvere i problemi nel campo dell’edilizia. Effettivamente si tratta di un settore che rappresenta un vero e proprio specchio del paese, che misura in modo efficace lo stato economico-sociale in quanto coinvolge imprenditori, professionisti, lavoratori e famiglie. Abbiamo discusso di un protocollo di intesa che vede la Provincia ente capofila e che sarà oggetto di valutazioni da parte di tutti gli interlocutori presenti, con l’impegno di definire il contenuto entro novembre per poi procedere alla sottoscrizione e alla diffusione agli Enti Locali e alle singole stazioni appaltanti di Provincia, Comuni, Unioni di Comuni, Comunità Montane e società partecipate. In buon sostanza – prosegue il presidente Di Giuseppantonio – l’obiettivo è tutelare e valorizzare le imprese locali puntando sulla trasparenza degli appalti pubblici e la garanzia delle scadenze dei pagamenti, la lotta al lavoro nero, che ha raggiunto il 60%, e al caporalato, favorendo inoltre la tracciabilità delle retribuzioni dei lavoratori. Ciascuno farà la sua parte, a partire dalla Pubblica Amministrazione che ha importanti responsabilità, già impegnata per garantire procedure burocratiche e amministrative più semplici ed efficaci. E’ nostra intenzione dar vita ad una Consulta provinciale permanente che fungerà da osservatorio della crisi del settore e verificherà l’attuazione del protocollo. Contiamo di innescare – conclude il presidente Di Giuseppantonio – un sistema virtuoso che premi le imprese sane, corrette e serie del nostro territorio: quelle che favoriscono il benessere sociale meritano di essere salvaguardate quando si tratta di affidare gare d’appalto”.

Impostazioni privacy