Ospedale Dea di secondo livello, il Comitato Cittadino: ‘Il Consiglio Comunale tuteli Chieti’

Chieti. Il Comitato cittadino per la salvaguardia e il rilancio della città di Chieti respinge ogni tentativo di condizionare le scelte della Regione con antiquate e ingiustificate pressioni campanilistiche per quanto riguarda l’individuazione dell’ospedale DEA (Dipartimento di Emergenza e Accettazione) di secondo livello che va istituito nella sua sede naturale, là dove esiste una qualificata facoltà medica, e quindi, per l’area metropolitana del centro Abruzzo, a Chieti, valutando se a se stante o collegato ad altre realtà vicine, così come previsto nella ipotesi elaborata dalla Regione.

 Ciò premesso, il Comitato – in linea con il documento firmato e reso pubblico da oltre 300 professori ordinari, associati e ricercatori dei tredici dipartimenti dell’Ateneo “d’Annunzio” e dai primari ospedalieri – chiede al Consiglio comunale di Chieti di esprimersi ufficialmente in tal senso in occasione della prossima seduta dedicata alle problematiche della sanità.

“È infatti indispensabile replicare con altrettanta chiarezza e unanimità di impegno – si legge in una nota del Comitato – a quanto già deliberato dal Consiglio comunale di Pescara che con 20 voti a favore e 3 astensioni ha approvato un documento a danno della città di Chieti nel quale si chiede che la DEA di secondo livello venga istituita nel presidio sanitario adriatico. Fermo restando l’obbligo che, indipendentemente dalle soluzioni prospettate, sia superata in tempi doverosamente rapidi l’attuale condizione di emergenza in cui versa il SS. Annunziata, il Comitato non intende entrare nel merito della dibattuta questione relativa al progetto Maltauro per il quale ogni partito potrà ovviamente portare avanti le proprie valutazioni. La questione del DEA prescinde, infatti, da tale polemica e necessita di un voto unanime da parte dei consiglieri comunali eletti a Chieti e chiamati ad amministrare e tutelare la città sia dai banchi della maggioranza che da quelli dell’opposizione”.

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