Edilizia, il mercato è fermo: l’allarme di Confartigianato

ediliziaLa più lunga e profonda recessione dal dopoguerra. Una prova durissima per il sistema Italia, determinata da cinque anni di crisi, durante i quali si è registrata una caduta impressionante dei redditi di famiglie e imprese e dell’occupazione. Un contesto del quale risentono tutti i settori. Quello delle costruzioni, ad esempio, vive una fase drammatica, senza precedenti.

I dati, che emergono dal Rapporto annuale Anaepa-Confartigianato sullo stato dell’edilizia, evidenziano fenomeni preoccupanti: l’immobilismo del mercato e il conseguente crollo del fatturato delle imprese, il blocco della spesa per investimenti da parte degli Enti Locali, la mancata erogazione di credito da parte delle banche che impedisce alle famiglie di contrarre mutui destinati all’acquisto di abitazioni, l’enorme ritardo nei pagamenti dovuti dalla PA per i lavori eseguiti, la pesante tassazione IMU sugli immobili, compreso l’invenduto delle imprese.

“Ci aspettiamo che dalle Istituzioni, ai vari livelli, arrivino risposte adeguate alla crisi del comparto” fferma il direttore provinciale di Confartigianato Chieti, Daniele Giangiuli “e che vengano poste in essere misure urgenti ed efficaci per avviare la ripresa economica del Paese e lo sviluppo dei territori ripartendo dall’edilizia che, come sappiamo, rappresenta il volano per l’intera economia”.

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