Vasto. “Non appena ho appreso la notizia dei 14 nuovi contagi a Vasto ho contattato il Prefetto Giacomo Barbato, per discutere su possibili azioni immediate ed efficaci.
Il Prefetto si è già attivato, tempestivamente, inviando mezzi delle Forze dell’ordine. Il Sindaco Menna può subito intervenire di sua iniziativa, in modo chirurgico, disponendo la Polizia locale a controllo della palazzina nella quale sono stati rilevati i contagi, nonché utilizzando la Protezione civile per fornire i condomini dei servizi di prima necessità, come spesa e farmaci a domicilio.
La dichiarazione di una zona rossa va valutata con attenzione, specialmente in un momento in cui tutto il Paese si sta preparando a riaprire e ripartire. Sarà l’assessorato alla Sanità della Regione Abruzzo a decidere. E’ fondamentale, oggi, monitorare tutti i contatti sociali recenti dei contagiati e disporre eventuali quarantene.
Comprendo la rabbia di molti vastesi per il modo in cui i contagi sono arrivati nella nostra città, ci sarà tempo e luogo per discutere delle colpe, adesso è il momento di essere tutti responsabili e prudenti. Al Sindaco Menna, come sempre, garantisco massima disponibilità e collaborazione.” Si legge così in una nota di Gianluca Castaldi, Sottosegretario per i Rapporti con il Parlamento.
Vasto ed i vastesi non possono permettersi di ricominciare la quarantena con divieti che potrebbero pregiudicare l’annunciata riapertura delle attività, ecco perché i 14 casi di Covid-19 registratisi in una palazzina del quartiere San Paolo, a Vasto, devono essere isolati e seguiti dai sanitari garantendo la sicurezza del resto del quartiere e dell’intera città”. Sabrina Bocchino, consigliere regionale della Lega Abruzzo interviene sull’argomento e, dopo un colloquio avuto stamane con l’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, ribadisce: “Odio parlare di zone rosse – ma in questo caso è assolutamente necessario isolare la palazzina dove il virus è diffuso ed attivo e garantire che i contagiati rispettino la quarantena, con una sorveglianza costante nelle 24 ore. Il Prefetto valuti le forme di sorveglianza militare attiva nel caso in cui Vigili urbani, Polizia e Carabinieri non potessero, per altre necessità di servizio, garantire la loro presenza. La questione è di una serietà che va oltre le schermaglie politiche – prosegue Bocchino -. Le responsabilità dei singoli e la loro leggerezza non possono ricadere su una intera comunità che in questi mesi ha fatto sacrifici rispettando regole e divieti. Tocca al sindaco fare l’ordinanza, visto che lo ha pure annunciato; ai responsabili del Governo garantire una sorveglianza attiva h24 ed alla Regione prendere in carico attraverso la Asl la gestione sanitaria dell’emergenza. Con la speranza, ovviamente, che la questione resti circoscritta alla palazzina, altrimenti, giorno dopo giorno, devono essere valutati altri tipi e forme di intervento” conclude la Bocchino.