Seminario Aci sulla Sicurezza Stradale a Guardiagrele

Guardiagrele. E’ terminato ieri pomeriggio a Guardiagrele il programma formativo “Ruote…in Guardia”, realizzato da ACI e Amministrazione Comunale grazie ai finanziamenti regionali previsti dal Terzo, Quarto e Quinto programma annuale di attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.

 Come atto conclusivo si è tenuto un seminario tecnico sulla sicurezza stradale, dal titolo “La messa in sicurezza delle infrastrutture stradali. Gli strumenti per il miglioramento della sicurezza delle strade esistenti”, che ha visto il coinvolgimento degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti della provincia di Chieti con la partecipazione di circa cento iscritti.

 Relatori sono stati l’ing. Enrico Pagliari e l’ing. Luigi Di Matteo, rispettivamente coordinatore e rappresentante dell’Area Tecnica ACI.

 Il tema fondamentale dell’incontro, la sensibilizzazione verso la sicurezza stradale, interessa molto da vicino l’ACI, l’ente pubblico che da più di cento anni si occupa dei problemi dell’automobilismo, soprattutto per le campagne che da decenni, facendo parte della FIA (la Federazione Automobilistica Internazionale), intraprende per la prevenzione degli incidenti, quelli che tanti lutti e profondi disagi arrecano a numerose famiglie.

 In Italia, infatti, si contano annualmente più di 3.300 morti e 250.000 feriti sulle strade.
Nella provincia di Chieti le statistiche ufficiali del 2014 hanno registrato 28 morti e 1.433 feriti sulle strade; a Guardiagrele città ci sono stati 6 incidenti con 2 morti e 10 feriti.

 E’ indubbio, allora, che l’incidentalità stradale nel nostro paese rappresenti una forte emergenza anche perché è la causa del maggior numero di morti precoci e di disabilità nei ragazzi, in quanto colpisce in maniera particolare i giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni, purtroppo determinata dagli stessi utenti della strada e dai loro comportamenti errati: guida sotto effetto di alcool (problema che sta crescendo tra i più giovani) e droghe, mancato rispetto delle regole e scarsa percezione del rischio.

 “Ma l’ACI è profondamente convinto che l’incidentalità stradale sia soprattutto un problema culturale» ha affermato Roberto D’Antuono, direttore dell’Automobile Club della provincia di Chieti, per cui «va proponendo da tempo un’azione educativa costante, da somministrare come un vaccino, attraverso l’unico mezzo possibile: la scuola. Perciò tra i mesi di maggio e dicembre gli operatori dell’Automobile Club, unitamente ai rappresentanti della Polizia Locale, hanno effettuato 24 incontri formativi in tutte le scuole di Guardiagrele”.

 In quelle dell’Infanzia, con il valido supporto del personale dell’Unità Territoriale ACI di Chieti, è stata proposta “TrasportACI Sicuri”, una campagna di sensibilizzazione finalizzata a far conoscere i comportamenti corretti da seguire nel trasporto dei bambini in automobile, a cominciare dalla scelta giusta del seggiolino ed al suo corretto utilizzo.

 “A passo sicuro” è stata l’iniziativa con cui si è fatto comprendere ai bambini delle classi intermedie di Scuola Primaria, ormai piccoli pedoni, quali sono i comportamenti giusti da tenere quando utilizzano la strada.

 Nelle classi terminali di Scuola Primaria ed nelle prime classi di Scuola Secondaria di 1° grado l’Automobile Club Chieti ha proposto, invece, “2 Ruote sicure”. Grazie ad alcune slides molto mirate, sono stati insegnati ai giovani ciclisti gli accorgimenti da adottare per avere un mezzo sempre in perfetta efficienza, le principali regole della strada (segnaletica, distanza di sicurezza, comportamenti virtuosi, ecc.) e come rendersi ben visibili sia nell’abbigliamento sia mediante le segnalazione corretta delle proprie intenzioni di manovra.

 Infine con il progetto “Ready2Go – Scuola” l’ACI è entrato direttamente in contatto con gli studenti delle classi terminali delle scuole superiori, presto futuri patentati, erogando loro corsi didattici in aula con l’aiuto di un moderno simulatore di guida e veri e propri corsi di guida sicura in piazzale su automobili vere, durante i quali sono stati effettuati esercizi mirati a verificare le reazioni dei veicoli in particolari situazioni, riprodotte grazie a speciali attrezzature in dotazione.

 “La finalità è stata quella di far capire fin dalla più tenera età che è necessario allacciare le cinture ed indossare il casco sul ciclomotore non perché c’è la polizia che mi aspetta, ma allaccio le cinture ed indosso il casco sul ciclomotore perché ho capito e sono convinto che questo mi salva la pelle; non supero i limiti di velocità e sono misurato nel bere perché sono fortemente convinto che questo rappresenti un serio pericolo”, ha concluso Simone Dal Pozzo, sindaco della città di Guardiagrele.

Impostazioni privacy