Pace fiscale: aliquota al 20% e tetto massimo di 100mila euro

Primo via libera alle agevolazioni per chi vuole chiudere i contenziosi con fisco.

Dopo settimane di indiscrezioni, cominciano a delinearsi i contorni delle misure previste dalla pace fiscale, l’iniziativa dedicata alla definizione agevolata delle posizioni debitorie nei confronti del fisco e alla chiusura dei contenziosi pendenti.

Niente pace fiscale per gli evasori totali. L’intesa raggiunta tra le diverse anime del governo prevede infatti la possibilità di sanare il pregresso, fino ad un tetto massimo di 100mila euro, pagando un’aliquota del 20%, ma la misura è riservata a coloro che negli anni passati abbiano regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi.

Per quanto riguarda i redditi nascosti all’occhio del fisco e quindi non presenti nelle dichiarazioni dei redditi già presentate, questi potranno essere fatti emergere fino ad un massimo del 30% rispetto a quanto già dichiarato. Anche in questo caso, la regolarizzazione avverrà tramite il pagamento di un’imposta pari al 20% del non dichiarato.

Per quanto riguarda i contenziosi già in corso, le liti potranno essere sanate pagando senza sanzioni o interessi una percentuale del non dichiarato che andrà dal 20%, in caso di vittoria del contribuente in secondo grado, al 50% in caso di vittoria del contribuente in primo grado.

Prevista infine la cancellazione completa delle mini-cartelle, di importo inferiore a mille euro, accumulate dal 2000 al 2010.

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