Bambino scomparso, il padre tenta suicidio in carcere

carcere_genericoAscoli. Denny Pruscino, il padre acquisito del piccolo Jason, il bambino di Folignano, scomparso da settimane, ha tentato il suicidio in carcere, ingerendo candeggina. Le rivelazione è stata fatta dall’avvocato  Felice Franchi, legale dell’uomo, originario di Nereto.  Franchi si era recato al carcere di Marino del Tronto dove l’uomo e’ rinchiuso (la moglie, Katia Reginella, è detenuta a Castrogno) per un colloquio con il suo assistito: lo ha incrociato mentre veniva caricato in barella a bordo di un’ambulanza, diretta all’ospedale di Ascoli.

 

Sembra che l’uomo abbia ingerito della candeggina. Jason è nato da una precedente relazione della madre, arrestata insieme a Pruscino per abbandono di minore e maltrattamenti aggravati dalla morte del piccolo, il cui cadavere sarebbe poi stato nascosto. Katia Reginella sostiene che il figlio è morto dopo una caduta accidentale in casa, Pruscino dice invece che il neonato potrebbe essere ancora vivo, forse all’estero. Vane finora le ricerche. “Basta con le conferenze stampa e i processi mediatici. Riconduciamo questa vicenda nel binario processuale corretto”. “Denny è molto provato dalle accuse mosse nei suoi confronti dalla moglie” osserva Franchi. “Anche se molto sofferente, nei pochi istanti in cui ho potuto vederlo mi ha detto di aver tentato di uccidersi perché”sono innocente e amo Katia’”. Da quel che si è appreso, l’uomo non sarebbe in pericolo di vita. Nelle ultime ore Pruscino ha scritto una lettera alla moglie, ma il legale gli ha impedito di spedirla.

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