La zanzara giapponese invade l’Italia e può provocare molto dolore con la sua puntura. Ecco come riconoscerla e proteggersi.
L’estate ha qualche elemento non proprio gradevole, che tende a rovinare diverse giornate o serate. Gran parte delle persone vedono nelle zanzare uno dei più grandi fastidi di questa stagione e il clima sempre più tropicale presente in Italia agevola l’ingresso in scena di specie esotiche, anche potenzialmente pericolose.
La novità di questa estate è la zanzara giapponese, un insetto che può provocare tantissimo dolore a seguito della sua puntura. Bisogna quindi correre ai ripari per cercare di evitare un rigonfiamento cutaneo e un prurito che sarebbero più difficili da gestire rispetto al passato. Cerchiamo di conoscere meglio questo insetto e le opzioni che garantiscono una certa difesa, magari andando ad evitare la diffusione della zanzara giapponese.
Zanzara giapponese, pericolo da non sottovalutare: le zone a rischio e come evitare la sua puntura
Il clima sempre più caldo in Italia favorisce la diffusione di insetti come le zanzare. Se prima si era abituati a vedere questi insetti solo nella tarda primavera e in estate, oggi la loro presenza può arrivare fino a dicembre. Questa evoluzione è inevitabilmente una conseguenza del cambiamento climatico, magari meno preoccupante ma rappresenta sempre una novità.
L’arrivo della zanzara giapponese si verifica soprattutto nella zona a Nord dello stivale. Questo insetto è stato individuato per la prima volta nel 2015 in Friuli Venezia Giulia e da lì in poi c’è stata una grande diffusione. L’esemplare giapponese è considerata la terza specie più invasiva tra le zanzare a livello mondiale.
Il nome scientifico di questo insetto è Aedes Japonicus e presenta un colore nero e dimensioni maggiori rispetto alla zanzara tigre, quindi risulta ben visibile. Il problema è che la grandezza è direttamente proporzionale alla puntura che provoca, con conseguente intenso dolore. In sintesi, la zanzara giapponese genera pomfi di dimensioni maggiori a cui non si è abituati.
Un altro aspetto da considerare è l’aver familiarizzato con le zanzare anche di giorno. La zanzara tigre ci ha permesso di capire come combattere contro le punture anche sotto il calore estivo. L’insetto giapponese ha lo stesso comportamento, preferendo le ore diurne a quelle notturne.
Inoltre, questa zanzara tende a pungere in una specifica zona del corpo, quella delle gambe. La difesa deve riguardare soprattutto la zona delle gambe e può essere fatta con uno dei tanti prodotti in commercio.