Vi portiamo in un posto dove il tempo sembra essersi fermato: un antico maniero in cima a una roccia e sullo sfondo il maestoso Parco della Majella.
Ci troviamo all’interno di un luogo che merita di essere visitato da cima a fondo, scopriamo tutto più da vicino. L’arrivo della primavera ha fatto tornare la voglia di passare giornate all’aria aperta con il cielo che si tinge d’azzurro e il sole che è vero protagonista. E l’Abruzzo si presta alla perfezione a questa possibilità, avrete modo di scoprire posti meravigliosi dove fare delle passeggiate e trascorrere delle ore in totale relax.

E proprio il relax è ormai al primo posto di quello che cerca la gente che va in vacanza, l’obiettivo è ritrovare l’equilibrio da una vita che è troppo frenetica e ci obbliga a continui attimi di stress. Qui potrete trovare una biodiversità in grado di esaltarsi grazie alla presenza di animali e varietà di piante infinite. Non possiamo che citare anche la buona cucina, che vi aiuterà a passare delle giornate meravigliose e allieterà il vostro stomaco. Insomma non c’è motivo per non recarsi in questi posti che vi regaleranno solo soddisfazioni.
Un posto indimenticabile in Abruzzo
In Abruzzo troviamo anche il Castello Medievale di Roccascalegna, un posto meraviglioso e che merita di essere approfondito e studiato. Andiamo dunque ad approfondire alcune cose che riguardano la sua espressione artistica oltre che la storia.
Questo antico maniero sorge sopra una roccia, una struttura difensiva che serviva per evitare gli attacchi del comune omonimo durante il Medioevo e che si trova nella provincia di Chieti. Si erge in una posizione dominante rispetto all’abitato e dopo l’antica costruzione tra il XII secolo e il XVII secolo ha subito numerose aggiunge e perfezionamenti. Nel XX secolo si sono resi necessari dei lavori di restauro rendendo il castello nuovamente visitabile.

C’è anche una curiosa leggenda legata a questo castello che riguarda l’applicazione della Ius primae noctis che permetteva al signore feudale, dopo il matrimonio del suo servo della gleba, di sostituirsi a lui durante la prima notte di nozze. Tornando al 1646 pare che durante questo episodio il barone Corvo de’ Covis fu ucciso dal servo che travestito da sua moglie lo aspettava proprio per questa usanza.
Si mormora che questi, mentre moriva, lasciò un impronta indelebile di sangue con la sua mano, che ricompare di continuo nonostante sia stata lavata via più e più volte nei secoli. Un viaggio nella storia del Parco della Majella.
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Il Castello Medievale di Roccascalegna anche al cinema e in tv
Il Castello Medievale di Roccascalegna si è reso protagonista anche al cinema e in tv. Infatti questo appare diverse volte nella serie tv Il nome della rosa. Qui lo vediamo infatti per celebrare gli esterni del quartier generale del Distaccamento del comando imperiale in Toscana.

Il nome della rosa è sicuramente una delle più grandi opere che raccontano il Medioevo in usanze e costumi oltre che nel modo di pensare e di agire.
Non parliamo però del famoso film con Sean Connery protagonista, ma della miniserie tv diretta da Giacomo Battiato e tratta ovviamente dall’omonimo romanzo di Umberto Eco.
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E chi è appassionato del castello lo riscoprirà immediatamente guardando anche solo una sequenza della serie.