Ti depura, sazia e fa anche dimagrire: ecco l’ottima verdura di stagione che snobbano in tanti

Esistono tante verdure di stagione ottime per la dieta e ricche di sostanze nutritive che ci fanno bene. Ma ce n’è una che forse non conosci!

Le verdure di stagione rappresentano un’opzione salutare e sostenibile per arricchire la nostra dieta con nutrienti essenziali. Consumare prodotti di stagione non solo favorisce la diversificazione del nostro menu, ma contribuisce anche a sostenere l’ambiente, poiché riduce la necessità di trasportare alimenti da regioni lontane.

verdure di stagione che aiutano a perdere peso
Ci sono molte verdure di stagione adatte alla dieta (abruzzo.cityrumors.it)

In autunno, ortaggi come zucche, melanzane e cavoli diventano protagonisti. Le zucche sono ricche di vitamina A, essenziale per la salute della pelle e la visione notturna. Le melanzane contengono antiossidanti che possono contribuire alla prevenzione di malattie cardiovascolari. I cavoli, ricchi di fibre e vitamina K, sono preziosi per la salute delle ossa. C’è però una particolare verdura che molti snobbano ma che è ottima per dimagrire e ha anche tantissimi altri vantaggi: il cardo.

Il cardo, una verdura sottovalutata

I cardi sono “cugini” dei carciofi, poiché fanno parte dello stesso genere Cynara, della famiglia delle Astraceae. Si tratta di una pianta erbacea perenne, con foglie verdi spinose e gambi color verde chiaro o biancastri. Le parti commestibili sono la testa del cardo (la parte più interna del fiore) e le coste. Cresce soprattutto nel Mediterraneo e sulla costa atlantica della Spagna e del Portogallo. Sono simili al carciofo, anche nel gusto, ma con alcune differenze. Il suo sapore è, infatti, più delicato e leggermente amaro. Giungono a maturazione nei mesi invernali e sono quindi reperibili sui banchi del mercato solo in questa stagione.

il cardo è una verdura snobbata
Il cardo è una verdura ottima per la dieta (abruzzo.cityrumors.it)

Si distinguono in 3 tipologie sulla base della forma della “testa”: Siciliano, Tunisino e Catalano. Ci sono poi i cardi selvatici come il cardo mariano (Silybum marianum), che cresce spontaneamente nel centro Italia, nel meridione e nelle isole. Nei tempi antichi erano usati soprattutto per curare i disturbi a carico del fegato. Il profilo nutrizionale dei cardi è di tutto rispetto, poiché sono una buona fonte di fibre alimentari, come l’inulina che aiuta l’intestino, sali minerali e vitamine, soprattutto i folati, particolarmente utili in gravidanza. Contengono poi antiossidanti come i polifenoli e hanno spiccate proprietà diuretiche e protettive del fegato.

I cardi sono composti per circa il 95% di acqua. Anche la quota in fibre è buona (1.5 g per 100 g di prodotto) e l’apporto calorico è davvero modesto, con 13 Kcal/100 g. Ciò li rende un alimento davvero ottimo se inserito in una dieta ipocalorica, dall’effetto saziante e dal basso contenuto in calorie. Tra i sali minerali spiccano il calcio e il potassio, accompagnati da ferro e fosforo. I lipidi sono praticamente inesistenti, così come sono bassi in carboidrati. Le proteine, invece, non costituiscono una parte fondamentale, con appena 0.6 g/100 g e tra le vitamine sono presenti quelle del gruppo B e la vitamina E.

I cardi: a cosa fanno bene

I cardi offrono una serie di vantaggi per la salute, in particolare sono alimenti dalle proprietà depurative ed epatoprotettive. Ad esempio depurano e controllano il colesterolo, poiché stimolano il fegato nell’eliminare le tossine presenti nell’organismo. Poi, proteggono il fegato. In particolare, la cinarina presente nei cardi protegge le cellule del fegato, stimola la produzione della bile, favorisce il vuotamento della cistifellea e il deflusso della bile nel duodeno. I cardi sono una buona fonte di antiossidanti, sali minerali e vitamine che aiutano a mantenere l’organismo efficiente e in salute.

Questi nutrienti attivano e sostengono le difese immunitarie, aiutano a combattere le infiammazioni intestinali e delle vie respiratorie e a preservare la funzionalità dei reni e delle vie urinarie. Infine, i cardi sono un’opzione light da portare in tavola soprattutto dal punto di vista calorico, rendendoli adatti a chi desidera perdere peso o mantenere la linea. Inoltre, hanno la capacità di regolare i livelli di zucchero nel sangue, contribuendo al controllo del diabete e della glicemia.

I cardi si consumano cotti, usando le parti più tenere come le coste. Per cucinarli tuttavia vanno puliti per bene. Si inizia quindi rimuovendo le parti esterne delle coste, quelle più coriacee, scartando le foglie più dure e filamenti più spessi. Sono da eliminare anche le fibre più grosse e dure dalle parti più tenere delle coste. Poi, taglia i cardi puliti in listelli non troppo lunghi. Come accade con i carciofi, anche i cardi tendono a ossidarsi rapidamente, pertanto per evitare che diventino scuri dopo la pulizia, è consigliabile conservarli in acqua con l’aggiunta di succo di limone. Per cuocere i cardi, puoi scottarli in acqua già in bollore per circa un’ora o fino a quando diventano morbidi. Si conservano in frigorifero per alcuni giorni, ma è bene avvolgerli con attenzione nella carta da cucina per mantenerli freschi.

Infine, si può dire che sebbene non ci sono particolari controindicazioni nel consumo dei cardi, il loro contenuto di fibre può favorire, nei soggetti più sensibili, disturbi come meteorismo, colite o diarrea e gonfiore addominale. È invece il cardo mariano a comportare alcuni possibili effetti collaterali come i disturbi gastrointestinali, mal di testa e irritabilità. Si possono anche verificare reazioni allergiche che sono più comuni nelle persone che soffrono di allergia alle piante della stessa famiglie. Nello specifico, è l’assunzione di estratti di cardo mariano che potrebbe causare una riduzione dei livelli di zuccheri nel sangue, pertanto i soggetti ipoglicemici devono fare attenzione. È bene evitare il cardo mariano anche in caso di ipertensione e di ostruzione delle vie biliari.

Impostazioni privacy