Termometro da cucina, a cosa serve: scopri se lo stai usando nel modo giusto

Il termometro da cucina serve per tanti motivi quando si sta ai fornelli: scopri se lo stai usando nel modo corretto. 

Non tutti usano il termometro da cucina credendo che sia uno strumento riservato solo agli chef dei ristoranti. Eppure non è così dato che è un valido strumento in cucina tutti i giorni. 

Termometro da cucina a cosa serve
Il termometro da cucina è utile anche se non si è degli chef professionisti – abruzzocityrumors.it

È molto facile e versatile da usare e permette di ottenere risultati migliori in tantissime occasioni. Serve per misurare la temperatura degli alimenti senza doversi fidare del proprio istinto quando si sta cucinando qualcosa o senza dover usare gli stuzzicadenti ad esempio quando si sta cuocendo l’arrosto.

Come e perché utilizzare il termometro da cucina

Con il termometro da cucina si faciliteranno tanti compiti in cucina. Per esempio quando si imposta il forno ad una certa temperatura, questa oscillerà. Per questo, prima di cuocere una pietanza di solito si accende il forno già prima di infornarla. 

Con un termometro da cucina si potrà controllare la temperatura interna del forno semplicemente agganciandolo alla griglia. Serve anche per monitorare la temperatura del frigorifero o del freezer, soprattutto in caso di malfunzionamento o quando salta la corrente.

Usi del termometro da cucina
Tutti gli usi del termometro da cucina – abruzzocityrumors.it

Il termometro da cucina è imprescindibile da usare in tante occasioni mentre si sta cucinando. Per esempio:

  • per ottenere una cottura omogenea della carne: ideale quando si cucinano arrosti o si fanno cotture particolari. Lo “spillo” andrà inserito all’interno della carne, prima di iniziare la cottura, avendo cura che la punta del termometro non tocchi l’osso
  • per una frittura croccante: va applicato al bordo della pentola e serve per controllare la temperatura dell’olio e garantire così che i principi nutritivi degli alimenti si mantengano inalterati
  • quando si fonde lo zucchero: la fusione dello zucchero è essenziale per ottenere il caramello. Anche in questo caso, lo “spillo” andrà agganciato al bordo della pentola
  • per la pastorizzazione delle uova: si usa di un termometro a immersione che permette di capire quando la cottura è finita 
  • per temperare il cioccolato: si usa un termometro simile a quello sanitario che si usa proprio quando si fonde il cioccolato
  • quando si preparano dei lievitati: la panificazione e la pasticceria richiedono precisione. Quando si mette a riposare un impasto, la temperatura dev’essere intorno ai 25-26 gradi. Per misurarla, occorre il termometro alimentare.
  • per la preparazione dello yogurt: in questo caso occorrerà un termometro specifico, una sonda ad immersione, per controllare la temperatura durante il processo di fermentazione.

Come visto, il termometro da cucina è essenziale in tante occasioni mentre si sta ai fornelli. Per evitare che si formi ruggine o che lo sporco ne usuri la batteria, va regolarmente pulito con acqua calda e sapone.

Lavare la sonda metallica e con un igienizzante per cucina pulire la parte di plastica da eventuali residui alimentari. In ogni cucina non dovrebbe quindi mancare un termometro da cucina, un valido strumento da usare per ottenere risultati migliori.

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