Essere disordinati è una caratteristica comune a molti, ma attenzione: ci sarebbero delle conseguenze di cui pochi sanno.
La casa, l’auto, l’ufficio: il disordine può accompagnarci ovunque e in ogni momento della giornata. C’è chi, magari, si preoccupa di tenere il luogo di lavoro in perfetto stato mentre, a casa, si lascia andare e non bada troppo al caos. Chi, invece, non si preoccupa affatto dello stato dell’auto. Insomma, ognuno di noi è diverso e mette in pratica comportamenti differenti, ma, a quanto pare, c’è un dettaglio da non sottovalutare quando si tratta di disordine.
Per quanto, certo, possa essere casuale e non un’abitudine, bisogna riconoscere che, di solito, chi vive nel “caos” lo fa con costanza, senza badare troppo a “rimettere in ordine”. E, a quanto pare, quando l’ambiente in cui ci troviamo è caotico e disordinato, ci sarebbero delle conseguenze non da poco da tenere a mente.
Disordine, le conseguenze a cui non pensiamo
A quanto pare, il disordine non sarebbe un grande alleato del nostro cervello, delle sue risposte cognitive e ed emotive. Elizabeth Sander, psicologa della Bond University, avrebbe spiegato: “La disorganizzazione non piace al cervello perché drena le sue risorse e riduce la capacità di concentrazione”.
Questo perché: “pile di fogli, tazze sporche, oggetti buttati alla rinfusa sulla scrivania distraggono la mente, creano una specie di sovraccarico di informazioni visive che compromette anche la memoria di lavoro”. A confermare che il disordine inciderebbe sulla produttività e chiarezza del pensiero ci avrebbe pensato uno studio a opera del Princeton Neuroscience Institute.
E, a quanto pare, non sarebbe l’unica conseguenza da tenere a mente. Sembra, infatti, che un ambiente caotico e disordinato ci spingerebbe anche a rimandare maggiormente le incombenze cui dobbiamo ottemperare. Ci porterebbe, dunque, a “procrastinare” di più. Ma non sarebbe finita qui.
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Disordine, potrebbe incidere sul benessere
Da tenere in considerazione ci sarebbero, inoltre, gli effetti che un ambiente caotico porterebbero al nostro cervello, come un certo “stress”. Questo perché il disordine ci metterebbe inconsapevolmente e inconsciamente in allarme, con la conseguenza di stimolare il cortisolo.
Ciò potrebbe provocare conseguenze, dunque, anche sul nostro benessere, come, ad esempio, sulla qualità del sonno. O sull’alimentazione. Dunque, non si tratterebbe solo di una questione di “rendimento”, ma anche della possibilità che ciò vada ad incidere sulla “salute” vera e propria.
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Infine, ma non per importanza, secondo i dati raccolti dai ricercatori del Dipartimento di Psicologia della Cornell University statunitense, il disordine ci renderebbe più difficile interpretare le espressioni e le emozioni altrui. Con il rischio di farci idee sbagliate e dar vita a incomprensioni e litigi.