Può avere dei risvolti futuri molto importanti quanto osservato da alcuni ricercatori in termini di alimentazione e di perdita di peso corporeo. Le implicazioni sono significative.
Un gruppo di ricerca dell’Università dell’Arizona ha recentemente pubblicato un articolo sulla rivista “The Journal of Nutrition”, rivelando una scoperta sorprendente: una fibra alimentare capace di favorire la perdita di peso con effetti simili a quelli della semaglutide. Questa scoperta rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro l’obesità e il controllo del peso corporeo.
La fibra in questione è il beta-glucano, una sostanza che gioca un ruolo cruciale nella riduzione del peso e nel miglioramento della salute metabolica. La sua efficacia si basa sull’influenza che esercita sul microbiota intestinale, una comunità di microrganismi che vive nel nostro apparato digerente e che è fondamentale per la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Frank Duca, professore associato e leader del team di ricerca, ha spiegato che l’obiettivo era identificare quale tipo di fibra potesse risultare più benefica per la perdita di peso e il mantenimento dei livelli di glucosio nel sangue.
Nella loro ricerca, gli scienziati hanno esaminato l’impatto di cinque diverse fibre vegetali sui roditori: pectina, beta-glucano, destrina di grano, amido e cellulosa. Solo il beta-glucano ha mostrato risultati significativi, contribuendo a una riduzione del peso corporeo e del grasso, oltre a un miglioramento dell’omeostasi del glucosio.
Dove trovare il beta-glucano? Questa componente è presente in vari alimenti comuni, come avena, orzo, funghi e lieviti. Questa fibra unica offre un’opzione facilmente accessibile per chi desidera integrare nella propria dieta un alimento che possa sostenere la perdita di peso. I ricercatori hanno anche affermato che studi futuri valuteranno come le diverse fonti di beta-glucano possano differire in termini di efficacia.
I dettagli della ricerca indicano che i cambiamenti nei metaboliti – le molecole generate quando i batteri intestinali interagiscono con le fibre – sono alla base degli effetti positivi sulla perdita di peso. In particolare, un metabolita chiamato butirrato gioca un ruolo fondamentale. Questo composto è una fonte di energia primaria per le cellule del colon e contribuisce a mantenere una barriera intestinale sana, riducendo l’infiammazione sistemica. Inoltre, il butirrato stimola la produzione di peptidi intestinali come il GLP-1 (peptide-1 simile al glucagone), che regola l’appetito e le funzioni digestive.
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La semaglutide, un farmaco noto principalmente per la sua applicazione nel trattamento del diabete, ha mostrato effetti secondari positivi, come la stimolazione della secrezione di insulina e la capacità di indurre una sensazione di sazietà.
La differenza principale tra il GLP-1 naturale e la semaglutide è che quest’ultima è progettata per avere una durata d’azione più lunga e per agire sul cervello, favorendo una regolazione più efficace dell’appetito.
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Secondo il professor Duca, i benefici del beta-glucano possono essere paragonati a quelli della semaglutide. Parte dell’efficacia di questa fibra si deve al rilascio di GLP-1 e di altri peptidi intestinali che regolano l’appetito. Tuttavia, i ricercatori ritengono che ci siano ulteriori vantaggi associati al butirrato, come il miglioramento della salute intestinale e l’influenza su organi come il fegato.