Sono oltre 5 milioni gli italiani costretti a letto con la febbre in questi ultimi mesi. Ai nostri microfoni in esclusiva il direttore del reparto Malattie Infettive del San Martino di Genova
Nei giorni scorsi il professor Bassetti sui social aveva raccontato del ricovero al San Martino di Genova di una ragazza di soli 29 anni a causa dell’influenza. Una forma virale che ha costretto i medici a trasferire la giovane in terapia intensiva per un quadro clinico non semplice. Poi fortunatamente le condizioni sono migliorate ed ora, come confermato ai nostri microfoni dallo stesso direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale ligure, la 29enne si trova in reparto in attesa di tornare a casa.
Ma sono oltre 5 milioni le persone colpite dall’influenza e in molte regioni il picco deve ancora arrivare. La nostra redazione ha contattato in esclusiva proprio Matteo Bassetti per fare il punto della situazione e capire quando il peggio può essere considerato alle spalle.
Professor Bassetti, come sta la ragazza di 29 anni ricoverata nel suo reparto a causa dell’influenza B?
“La ragazza sta meglio, è ricoverata in reparto. Non è più in terapia intensiva. Quindi è fuori pericolo. Presto credo che andrà a casa. Nel frattempo sono arrivate altre persone giovani e non. Veramente tanti casi impegnativi sia per l’influenza A: ovvero dei due tipi di virus H1N1, che rimane il predominante, che H3N2. È stato un anno difficile“.
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Cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni con la riapertura delle scuole e anche l’arrivo del freddo?
“Il volano le scuole lo hanno fatto più per la miccia iniziale prima della pausa natalizia. Questi contagi non riguardano specialmente i bambini, ma soprattutto i genitori, i nonni. I contatti che hanno avuto prima. Ormai la miccia è stata accesa, l’influenza è partita e farà il suo percorso a prescindere sia dal ritorno tra i banchi che dall’arrivo del freddo“.
Quando è previsto il picco dell’influenza?
“È probabile che il picco influenzale per alcune regioni potrebbe essere già stato raggiunto. Sto parlando delle prime che sono partite: Campania e Liguria. Altre lo toccheranno intorno alla prossima settimana o quella successiva. Quindi diciamo 15-20 gennaio“.
Siamo già a oltre cinque milioni di casi. Stiamo assistendo ad una influenza diversa rispetto agli altri anni?
“E’ un’influenza direi molto simile a quella che ha colpito l’Italia lo scorso anno. Partita un po’ dopo rispetto al passato e con caratteristiche un po’ diverse. Sembra un po’ più lunga del normale. Arriva a durare 5-7 giorni con anche forme impegnative che colpiscono i polmoni, il fegato e il cuore“.
Quali sono i sintomi e la durata di questo virus influenzale?
“I sintomi sono sempre gli stessi: febbre, stanchezza, dolori muscolari, naso che cola. E in alcuni casi anche broncopolmoniti, polmoniti con insufficienza respiratoria. La durata l’ho detto prima: si può arrivare a 5-7 giorni e non due o tre come lo scorso anno”.