Le luci di Natale sono sempre pura magia, ma a chi bisogna dire grazie per averle di anno in anno nelle nostre case? In pochi conoscono l’inventore reale!
Addobbare l’albero anche quest’anno è stata la cosa più magiche di tutte: i bambini rimangono estasiati davanti agli infiniti giochi delle lampadine che tra di loro si incrociano e generano meravigliosi percorsi, per non parlare poi degli addobbi stessi che vengono illuminati, diventando nell’immediato più belli. Tutto dicembre in qualche modo viene acceso letteralmente da queste incredibili lucine, non solo dentro casa, ma anche nei balconi, come decorazioni esterne, persino nelle strade e nei cunicoli di paese.
Ma chi le ha inventate le prime lucine adibite alle decorazioni dell’albero? Alcuni lo sapranno, altri no, ma l’albero di Natale è un’usanza appartenente alla vecchia religione pre-cristiana e ai popoli pagani. Precisamente in Europa vi era l’abitudine di decorare i pini e gli abeti con simboli che richiamassero la luce, ma anche le tenebre, affinché potessero presto finire per dare spazio al giorno. Le uniche e sole luminarie erano le candele, usate sino all’Ottocento. Qualcuno però, un bel giorno, decise di cambiare rotta. Scopriamo subito a chi poter dire grazie!
Ecco chi ha inventato davvero le luci dell’albero di Natale: magia fatta elettricità
Come dicevamo, gli alberi di Natale, seppur diversi rispetto a come li addobbiamo noi oggi, derivano da un’Europa antica e soprattutto i popoli celtici erano soliti addobbare quelli al di fuori delle case dei villaggi con simboli che richiamassero l’alternanza di luce e buio, tenebre e Sole. Nel periodo difatti più scuro di tutto l’anno, richiamare quella luce era un simbolo di speranza, nell’attesa che potesse trascorrere facendo arrivare presto la primavera.
Eppure le luci natalizie comuni non erano quelle che abbiamo di certo oggi. Dal Medioevo sino all’Ottocento, gli alberi di Natale venivano illuminanti con delle candele, spesso incollate ai rami o comunque fermate con alcuni spilli da cucito. Sarà solo il 1882 l’anno della svolta. Difatti il socio in affari del famoso Thomas Edison, Edward H. Johnson ebbe un’illuminazione letterale: costruì un albero calbato a mano con oltre 80 lampadine a incandescenza dai colori rossi, blu e bianchi.
Per la prima volta quindi gli alberi non avevano più candele, ma vere e proprie lampadine che svolgessero un lavoro di illuminazione dinamico e sorprendente. L’idea piacque talmente tanto che qualche anno dopo l’allora Presidente degli Stati Uniti, Stephen Cleveland, decise di portarne uno all’interno della Casa Bianca mastodontico e illuminato con oltre 100 lampadine colorate. Pian piano quindi questa moda vera e propria iniziò a prendere piede per gli alberi delle grandi città, compreso quello di New York nel 1912.
Nel 1901 la Edison General Electric Company infatti, iniziò a produrre le catene di luci natalizie, ma il costo era troppo sostenuto per via delle difficoltà di produzione di energia elettrica, e furono pochi quelli che poterono permettersi l’acquisto per uso casalingo. Soltanto negli anni 40 si riuscì a perfezionare la produzione in termini economici e di resa, da lì moltissime case iniziarono ad illuminarsi di giallo caldo, giallo freddo, ma anche verde, rosso, blu e tanti altri colori. Il resto è storia che ormai conosciamo!