Per chi punta ad una vita longeva adesso basterà una semplice iniezione: la nuova scoperta scientifica che entusiasma tutti, i risultati dello studio sono evidenti.
Spesso vivere a lungo o raggiungere l’immortalità è una fantasia di diversi esseri umani, che facendo peso sulla scienza sognano di allontanare il più possibile la paura della morte. Proprio i ricercatori sono così al lavoro per trovare i modi per allungare la vita dell’essere umano ed a breve tutto ciò sarà possibile con una semplice iniezione.
Sono diverse le motivazioni che si celano dietro il desiderio di vivere a lungo che può variare da persona a persona. In molti pensano che più si viva più si ha la possibilità di realizzarsi nella vita raggiungendo tutti i propri obiettivi personali, perseguendo passioni e sviluppando le proprie migliori abilità. Ma una vita più lunga può portare anche a relazioni e connessioni più durature con amici e familiari. Insomma l’argomento è vasto e spesso incuriosisce anche la comunità scientifica.
La dimostrazione è proprio l’ultimo studio che si è trovato ad affrontare i casi di longevità della popolazione di Okinawa in Giappone. Infatti i ricercatori hanno voluto analizzare il motivo per cui gli abitanti della zona riescono a godere di una vita lunga e sana senza tanti segni di invecchiamento cardiaco. Questo fenomeno sembrerebbe essere dovuto ad una variante genetica che prende il nome di BPIFB4, noto come “gene della longevità”. Questo è in grado di agire da scudo contro i danni cardiovascolari.
La popolazione di Okinawa quindi sembra presentare una variante genetica che ha preso il nome di “gene della longevità”. Nel 2015, uno studio pubblicato su Circulation Research ha rivelato questa scoperta, gettando luce su come funziona questo gene. Infatti all’interno del DNA dei centenari è stata individuata una variante del gene LAV-BPIFB4 (longevity associated variant), che aumenta la produzione della proteina BPIFB4. Questa proteina conferisce elasticità ai vasi sanguigni, ritardando il processo di invecchiamento delle cellule endoteliali, che rivestono le pareti del cuore e dei vasi sanguigni.
Successivamente i ricercatori in laboratorio hanno potuto tastare questa variante genetica che risulta cruciale per ritardare il processo di invecchiamento delle cellule pericitiche, fondamentali per la costruzione e il mantenimento dei vasi sanguigni, contribuendo così a prolungare la salute cardiaca. Ad interessarsi a questo studio ci hanno pensato i ricercatori del Tufts Medical Center e della Boston University School of Medicine ha evidenziato che i centenari presentano un profilo unico di composizione e attività delle cellule immunitarie, conferendo loro un sistema immunitario altamente funzionale e contribuendo alla loro longevità.
Allo stesso tempo una ricerca pubblicata su Nature Communications nel 2021 ha avanzato l’ipotesi che la durata massima della vita possa oscillare tra i 120 ed i 150 anni. Nonostante questo le terapie anti-invecchiamento in certi casi hanno allungato la vita delle persone. La professoressa Lynne Cox dell’Università di Oxford ha sottolineato che, seguendo le giuste pratiche e avendo predisposizioni genetiche favorevoli, si potrebbe aspirare a una vita fino a 120 anni.
In tal senso però potrebbe tornare utile proprio la variante genetica LAV-BPIFB4 che iniettata nelle cellule cardiache di pazienti anziani con gravi problemi cardiaci hanno dimostrato di poter allungare la vita. Le ricerche in tal senso sono tantissime con la comunità scientifica che ha come obiettivo quello di allungare la vita umana.