Con questo trucco geniale, potete usare il calore del PC per riscaldare casa. Così la bolletta a fine mese si azzera: risparmio garantito.
Avete mai pensato di poter sfruttare il calore che viene emanato dal vostro PC dopo ore di utilizzo per scaldare casa? Si tratta di una soluzione innovativa che è stata di recente testata da alcuni esperti con test sul campo e che, a quanto pare, hanno portato a dei risultati pazzeschi e ben oltre le più rosee aspettative.
La soluzione potrebbe venire applicata in maniera intelligente in futuro, semplicemente seguendo alcune linee guida per far sì che il calore disperso possa efficacemente protrarsi per le stanze della casa. In questo modo, si avrà la possibilità di spegnere i riscaldamenti e di azzerare i costi in bolletta. Ecco come sfruttare al meglio questo trucco e i risultati emersi dai test effettuati in ambito universitario. Sono rimasti tutti senza parole!
Vi sembrerà incredibile, ma una recente ricerca si è concentrata sulla possibilità di utilizzare il calore dei PC per poter riscaldare casa. Lo studio è stato portato avanti da un team di ricercatori dell’Università di Edimburgo, investendo ben 3,2 milioni di dollari per poter valutare se il calore in eccesso del suo supercomputer potesse venire sfruttato per riscaldare migliaia di case in Scozia.
Ovviamente non parliamo del classico PC che ognuno ha nella propria abitazione, ma di un supercomputer dalle dimensioni enormi e che viene sfruttato per le ricerche in università. È composto da più stanze e riesce a generare circa 70 gigawattora di calore in eccesso all’anno.
Ecco perché i ricercatori hanno voluto capire se tuto questo potenziale calore potesse generare energia sostenibile. Con l’obiettivo di riscaldare un numero massimo di 5000 case ad Edimburgo.
E stando ai primi risultati, la risposta è affermativa. Già oggi, l’Università della capitale scozzese sta contribuendo con 500.000 sterline al progetto di ricerca. E ci sono industrie e partner accademici provenienti da tutta la Scozia, dagli Stati Uniti e dall’Irlanda per arrivare ad una conclusione.
“Questo progetto apre il potenziale per estrarre il calore immagazzinato nell’acqua di miniera in modo più ampio. L’utilizzo di calore di scarto potrebbe essere un punto di svolta, considerando che oggi più di 800.000 famiglie in Scozia soffrono di povertà in carburante. Così si vanno a ridurre i costi energetici in modo sostenibile” ha spiegato il capo accademico del progetto Christopher McDermott.