Ancora problemi con il digitale terrestre. La situazione non decolla. La scoperta è di quelle davvero sconfortanti.
Anni di programmazione e visione. Un periodo lunghissimo di sperimentazione, e simulazione di quelle che dovrebbe essere l’impianto rivoluzionario e tecnologicamente avanzato in grado di gestire al meglio la tecnologia digitale terrestre. Il problema, però, nasce nel momento in cui dopo anni di proclami, niente è ancora pronto. Tutto è ancora in alto mare e non si è ancora ben capito come il tutto possa risolversi. La storia ha origini quasi vecchie, un po di anni sono passati dai primi tempi.
La premessa di un nuovo sistema tecnologicamente avanzato, la possibilità per tutti i cittadini di godere di un sistema capace di aumentare a dismisura la qualità dello stesso servizio offerto. Il digitale terrestre, come progetto è partito qualche anno fa, finanziamenti per consentire ai cittadini di dotarsi del nuovo decoder, soldi spesi in ogni modo, ma niente. Oggi la situazione appare più che mai critica. Non solo il progetto non è ultimato, ora si attende settembre per il definitivo passaggio, gli utenti, poi, sono scontenti, non tutti hanno accesso allo stesso servizio.
Le problematiche in questo caso specifico possono essere di due generi. Da una parte l’impossibilità stessa di fruire del servizio in questione perché magari non aggiornati rispetto alla dotazione tecnologica necessaria. Il tempo è passato e potrebbe capitare, infatti, di non risultare più aggiornati, cosi come magari prima. Dall’altra parte, poi, la scarsa ricezione del segnale, problematica più che mai comune in molte zone del paese. Il rischio è quello di rimanere al buio.
Secondo una attenta analisi condotta dall’Uncem, Unione nazionale comuni comunità enti montani, ci sono milioni di cittadini che ancora oggi non riescono a guardare la programmazione Rai. Marco Bussone, presidente Unicem ha stimato gli italiani in questione in molti milioni: “Sono almeno 5 milioni gli italiani che hanno difficoltà a vedere la RAI o l’intero bouquet di canali”, queste, nello specifico le sue parole. Il problema è serio e spesso può essere risolto con un amplificatore capace di aumentare la qualità stessa del segnale.
Soluzioni alterative sono rappresentate da un cambio totale di tecnologia in merito. La soluzione potrebbe essere trovata affidandosi al web o al via satellite. La seconda opzione è quella che però di più convince gli esperti. Gli italiani, per il momento, rischiano di restare al buio.