Contratto d’affitto scaduto: come comportarsi legalmente se l’inquilino non vuole lasciare l’appartamento. Tutte le normative.
Quando il contratto d’affitto scade, gli inquilini dovrebbero lasciare immediatamente l’immobile, ma non sempre lo fanno. Quali sono le ragioni che spingono gli inquilini a rimanere nella casa anche dopo la scadenza del contratto?
La crisi economica è una delle principali ragioni, così come l’errore dell’inquilino che può supporre erroneamente che il contratto sia stato rinnovato. A volte rimangono nell’immobile anche perché non hanno trovato una nuova sistemazione e non vogliono rimanere senza un tetto sopra la testa. Ma cosa è possibile fare?
Quando il contratto d’affitto è scaduto ed è stato definitivamente chiuso, gli inquilini sono obbligati a dare l’appartamento al proprietario. Se gli inquilini non se ne vanno, il proprietario dell’immobile può rivolgersi al giudice per richiedere la convalida di sfratto.
La procedura di sfratto per fine locazione è molto breve rispetto a quella per morosità. In questo caso, non è necessario inviare una diffida all’inquilino per ottenere la liberazione dell’appartamento, anche se il proprietario può tentare di fare un ultimatum per risparmiare tempo.
La richiesta di convalida di sfratto per fine locazione deve essere presentata dal proprietario dell’immobile tramite il proprio avvocato presso il tribunale. La procedura comincia con l’invio all’inquilino di un atto giudiziale che lo invita a lasciare l’immobile immediatamente o a presentarsi in tribunale per il provvedimento di sfratto.
La convalida di sfratto viene emessa dal giudice a meno che l’inquilino non presenti delle opposizioni. Se le obiezioni appaiono fondate, il giudice potrebbe emettere un’ordinanza di mutamento del rito, riportando il procedimento al processo ordinario in cui le parti dovranno provare le proprie ragioni.
Esistono tuttavia alcuni casi limite entro cui l’inquilino può, legalmente, rimanere all’interno dell’immobile , nonostante il contratto d’affitto scaduto. Ad esempio, se l’inquilino ha già richiesto la proroga del contratto d’affitto prima della scadenza e il proprietario ha accettato.
Un altro caso si deve alla presenza di una richiesta di proroga del contratto d’affitto entro i termini previsti per legge e il proprietario non ha risposto entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta. L’inquilino può restare se ha presentato una richiesta di proroga del contratto d’affitto entro i termini previsti per legge e il proprietario ha rifiutato la richiesta senza motivi validi.
Se il proprietario vince la causa, l’inquilino verrà condannato a lasciare l’immobile entro un determinato periodo di tempo, a pagare i canoni di locazione dovuti e a risarcire eventuali danni subiti dal proprietario.