Se vuoi insegnare al tuo cane a trovare i tartufi dei seguire i consigli degli esperti: ecco le indicazioni del trifolao.
Il cane è da sempre considerato il miglior amico dell’uomo. Nel corso dei secoli è stato impiegato per svolgere tantissime attività diverse, tutte di grande utilità. Per esempio, gli è stato dato il compito di curare il gregge, accompagnare il padrone a caccia, trovare persone e oggetti scomparsi, lavorare a stretto contatto con le forze dell’ordine, salvare bagnanti in difficoltà, accompagnare soggetti con varie forme di invalidità e molto altro ancora.
Questo perché grazie al loro fiuto infallibile e alla loro determinazione i cani possono davvero rivelarsi di grande supporto all’essere umano. Ed è proprio il loro olfatto sviluppato che li rende particolarmente adatti anche alla ricerca dei tartufi.
Ma come si può insegnare al proprio cane a scovare queste prelibatezze? Ecco che cosa consigliano di fare gli esperti.
I consigli del trifolao per insegnare al cane a trovare i tartufi
Vuoi insegnare al tuo cane a trovare i tartufi? Allora devi assolutamente seguire le indicazioni degli esperti di settore. Prima di avventurarsi in questa impresa è bene sapere che l’addestramento è duro e complicato. In apparenza può sembrare un gioco, ma in realtà si tratta di un’attività molto seria, che richiede una grande affinità tra cane e padrone.
Per completare il processo ci vogliono circa 3-4 mesi, al termine dei quali si scoprono le reali capacità del cane. In generale, possiamo dire che le femmine sono più predisposte alla ricerca dei tartufi. Imparano prima, ma si fermano anche prima.
Il maschio, essendo per natura più giocherellone, ci mette più tempo a ‘maturare’ ma poi può dare grandi soddisfazioni. Per esempio, riesce ad andare più in profondità e può fare il cercatore più a lungo. Ad ogni modo, il consiglio degli esperti è quello di addestrare più cani da tartufo. Questo perché in base alla stagione, alla tipologia e alla quantità di tartufi bisogna portare con sé la razza più adatta, dal momento che non tutte sono uguali.
Ma veniamo ora all’addestramento vero e proprio. La prima regola è cominciare quando il cane è ancora cucciolo. In questa fase potrebbe essere molto utile ungere le mammelle della mamma con l’olio al tartufo. Così facendo, il cane imparerà a conoscere subito l’odore del tartufo e lo assocerà a qualcosa di piacevole.
Poi si può nascondere il tartufo, magari fra i cuscini del divano o sotto lo zerbino di casa, e si invita il cane a cercarlo. Si può anche indurre i cani a ‘sfidarsi’ tra loro, in modo da capire chi è il cacciatore migliore. Infine, una volta insegnato al cane come trovare i tartufi, bisognerà spiegargli anche come non mangiarlo o rovinarlo.
All’inizio si può nascondere il tartufo in un piccolo contenitore forato così che il cane, sentendo l’odore, riesca a trovarlo, ma non possa mangiarlo. Come abbiamo anticipato, può sembrare un’attività facile, ma richiede in realtà molta pazienza e costanza sia da parte del cane che del padrone. Tuttavia, può davvero dare delle grandi soddisfazioni!