Quando si affitta un immobile è fondamentale controllare l’impianto elettrico che deve essere a norma per evitare pericoli.
Negli ultimi anni le direttive a tal proposito sono state molto specifiche e ci sono indicazioni dettagliate da rispettare in maniera scrupolosa per la sicurezza di chi abita lo spazio e anche degli altri condomini. Quindi quando si valuta un immobile, oltre a quello che è il grado energetico dello stesso, va compreso anche il suo effettivo funzionamento, quando è stata fatta l’ultima revisione, se ci sono elementi obsoleti.
Nel tempo infatti molto è stato fatto e tante direttive sono cambiate quindi ci sono nuovi obblighi. Spesso però gli impianti non sono revisionati da tempo e questo comporta numerosi problemi per gli inquilini che si trovano solo dopo nei pasticci e non sanno come ovviare al problema e come affrontare la spesa economica.
Il problema è molto serio, se un impianto elettrico non a norma è molto pericoloso quindi va sempre controllato prima di subentrare e successivamente negli anni. Chiaramente uno dei problemi maggiori è l’aspetto economico, poiché gli inquilini che riscontrano errori, omissioni o prodotti obsoleti si domandano chi sia a dover saldare il tutto quindi se a farsi carico della questione è il proprietario o l’inquilino.
La prima cosa da fare è una verifica preliminare, se l’impianto è stato fatto dopo il 1990 deve esserci il certificato di conformità e deve essere stato rilasciato dal tecnico che ha installato l’impianto. L’utente che non è esperto può fare un controllo visivo, vedere se ci sono i marchi CE e IMQ che sono a garanzia delle conformità dello stesso, vedere se ci sono fili penzolanti o parti scurite o danneggiate.
Oltre questo, nella vita pratica di tutti i giorni, bisogna notare se ci sono scosse, scariche improvvise, surriscaldamenti e anomalie che sono da segnalare subito. La cosa importante è contattare un esperto, fare le verifiche del caso e quindi parlare con il proprietario.
Secondo la legge infatti la questione è a metà strada, l’articolo 1575 del codice civile impone al proprietario di affittare un appartamento a norma, quindi è ovvio che per chi subentra o è appena arrivato in casa le spese sono a carico del proprietario. Se invece il problema si manifesta dopo tempo allora sarà a carico dell’affittuario perché è dovuto all’usura.