Aumento di casi di malattie respiratorie nei bambini anche in Abruzzo: le linee guida per sapersi gestire

Ecco i consigli delle pediatre della ASL 1 per gestire il periodo d’aumento di influenza e virus respiratori nei più piccoli. Non allarmarsi è fondamentale ma bisogna capire quando andare in Pronto Soccorso.

La sanità pubblica italiana è uno dei mezzi più importanti, a disposizione di ogni cittadino, per riuscire a fronteggiare anche i periodi in cui alcune malattie sembrano circolare con una velocità e una scioltezza tale, da sembrare inarrestabili. Nemici invisibili i virus, con cui il mondo ha a che fare da sempre. Quando non puoi fermare la diffusione però, è giusto sapere come cercare quantomeno di curare le eventuali malattie scatenate da questa. 

AUMENTO POLMONITI BAMBINI
AUMENTO POLMONITI BAMBINI abruzzo.cityrumors.it

E i primi di cui bisogna preoccuparsi, sono ovviamente i bambini, i più piccoli ed esposti e determinate malattie, anche per il fatto di stare in struttura come le scuole, in cui basta che un solo bambino si ammali affinché tanti lo seguano. Questa che stiamo vivendo, è una stagione decisamente pregna di infezioni, dunque le pediatre dell’ASL 1 hanno pensato di dare qualche consiglio ai genitori, su come trattare febbre, influenza e raffreddore nei più piccoli.

I consigli delle dottoresse

Le dottoresse Gabriella Bottone e Cecilia Fabiano, dirigenti medici UOS di Pediatria L’Aquila, hanno dichiarato:”Anche questo inverno le patologie respiratorie sono la causa principale di accesso sia all’ambulatorio del pediatra che al pronto soccorso pediatrico. In questa stagione si è osservato un aumento, non solo per quanto riguarda virus influenzali e parainfluenzali, ma soprattutto virus respiratorio sinciziale, responsabile della bronchiolite nei bambini sotto i due anni di età e dei neonati”.

Linee guida
Linee guida abruzzo.cityrumors.it

Si passa quindi ai consigli. Come gestire la febbre? La dottoressa Bottone spiega:”Ciò che preoccupa molto le mamme è la gestione della febbre […] La gestione della febbre dev’essere fatta con l’antipiretico, quello di prima scelta è la tachipirina, quello di seconda scelta è l’ibuprofene. Invece l’utilizzo di antibiotici deve avvenire previa consultazione con un medico”.

Ma prevenire è meglio che curare e lo ricorda la dottoressa Fabiano, che consiglia ai genitori di bambini che stanno a contatto magari con fratellini più piccoli che vanno al nido, di curare tanto l’igiene nasale e di effettuare, ogni volta che è possibile, un buon lavaggio delle mani, così da evitare di portare alle vie respiratorie virus o batteri vari. Resta dunque un’ultima questione.

Quando ci si deve rivolgere al pronto soccorso pediatrico? Le dottoresse rispondono:”Quando si tratta di bambini piccoli, neonati e sotto i due anni di età, quando cominciano a non alimentarsi, hanno una condizione neurologica di stato di ipotonia e soporoso, e soprattutto se c’è una dinamica respiratoria che ci fa pensare a condizioni di rischio, quindi se ci sono respiro addominale e accelerato e ovviamente anche febbre molto elevata”.

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