Agire subito e soltanto così: ecco cosa devi fare se il tuo partner sta avendo un infarto, da tenere sempre a mente

Se il tuo partner o qualcuno vicino a te sta avendo un infarto, è fondamentale sapere come agire: gli puoi salvare la vita

In tutta Europa, ogni anno vengono colpite dall’infarto più di 400mila persone, 60mila delle quali solo in Italia. Nel 70% dei casi, all’infarto assiste qualcuno: solo 3 persone su 10 lo vivono quando sono da sole. Nel tutto il resto dei casi, invece, c’è qualcuno di fianco a chi sta male che, però, solo nel 33% dei casi attua la rianimazione cardiopolmonare. Imparare le principali manovre di soccorso, quindi, ci consente di essere in grado di aiutare chi sta vivendo un infarto, aumentando del doppio o anche del triplo le sue probabilità di sopravvivenza.

Scopri cosa fare se qualcuno sta avendo un infarto
Scopri cosa fare se qualcuno sta avendo un infarto: è importantissimo (abruzzo.cityrumors.it)

Se da un lato sempre più persone chiedono l’introduzione di un corso di questo tipo fin dai primi anni di scuola, da ampliare e approfondire man mano che i ragazzi crescono, dall’altro è nostra responsabilità formarci e formare i nostri figli su quali siano le manovre di sicurezza da attuare nel caso in cui qualcuno di fronte a noi abbia un infarto. Oggi ve le spieghiamo.

Cosa fare se qualcuno ha un infarto

Innanzitutto, per riconoscere un infarto si deve verificare che la persona abbia smesso di respirare normalmente, di fare qualsiasi movimento e che abbia perso conoscenza, quindi che non risponda né se chiamata, né se scossa. Appena ci si rende conto della cosa, si deve subito chiamare il 118 o il 112, mandando poi un altro testimone a cercare un defibrillatore automatico DAE nelle vicinanze: nel frattempo, si deve iniziare la rianimazione cardiopolmonare.

Scopri cosa fare se qualcuno sta avendo un infarto
Scopri cosa fare se qualcuno sta avendo un infarto: è importantissimo (abruzzo.cityrumors.it)

Ci si inginocchia di lato al corpo di chi sta male, allineando il proprio ginocchio con la sua spalla. Si sovrappongono le mani al centro del torace e, con le braccia sempre tese, si fanno 30 compressioni toraciche seguendo il ritmo della canzone Stayin’ Alive (questo è un trucco suggerito dalle autorità sanitarie, che aiuta a mantenere il ritmo corretto). Ogni 30 compressioni, quindi, si tappa il naso della persona che sta male, si apre la sua bocca e si alza leggermente il suo mento verso l’alto, procedendo a fare due ventilazioni artificiali mediante la respirazione bocca a bocca.

Questa alternanza di 30 compressioni a 2 respirazioni va eseguita fino all’arrivo dei soccorsi o, comunque, fino a quando è fisicamente possibile. Per la respirazione è fondamentale aprire le vie aeree dell’individuo, appoggiando una mano sulla sua fronte e appoggiando indice e medio dell’altra mano sul mento, per spingere leggermente la testa all’indietro e sollevare il mento verso l’alto.

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