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Affitti vietati: il nuovo vincolo coinvolge tutta Italia e si rischia il blocco immobiliare

Un vincolo sugli affitti, a causa dell’Ue, coinvolte anche l’Italia e mette in crisi i proprietari delle case. Cosa sta succedendo.

Sono tanti i proprietari di seconde case che decidono di metterle in affitto per avere qualche entrata mensile. Tra loro c’è anche chi ha altre abitazioni e decide di dedicarsi a tempo pieno dell’affitto degli immobili e di fare di questa attività un’unica fonte di reddito, dunque un lavoro vero e proprio. Purtroppo, una normativa Ue, ha messo in crisi i proprietari delle case, che rischiano di vedere dei vincoli e, dunque, di non poterle più affittare.

Affitti vietati a causa di un vincolo Ue -Abruzzo.cityrumors.it

L’Unione Europea ha posto di recente un tempo minimo ai proprietari delle case per poter metterle in regola per affittarle. Questo li ha allarmati perché ciò richiede dei costi per adeguarle e, dunque, questi rischiano di trovarsi case che non possono né affittare e né vendere, diventando, di conseguenza, un costo in più da mantenere. Ma che cosa sta succedendo? Lo spieghiamo in questo articolo.

Vincoli agli affitti: lo vuole una normativa UE

E’ allarme tra i proprietari delle case, che le devono mettere in regola prima di affittarle. La notizia cade come un macigno pesante per chi ha fatto della propria abitazione un investimento o un’entrata. Come molti sono al corrente, il patrimonio immobiliare in Italia è uno dei più vecchi e sono tante le case che sono state edificate negli anni del Boom economico. Per l’Ue c’è un motivo del perché si sono posti questi vincoli.

Norma Ue costringe ai proprietari di ristrutturare casa prima di affittarla Abruzzo.cityrumors.it

L’Unione Europea ha fissato un tempo di due anni affinché i paesi membri adottino la nuova direttiva sulle abitazioni green. Il Governo ha cominciato a fare i conti con le nuove norme ed è intervenuta anche Bankitalia, pubblicando un lungo articolo dedicato alle misure del Governo che dovrebbe adottare per le ristrutturazioni green delle case.

Dunque urgono finanziamenti statali (come il Superbonus ndr) e altre detrazioni per fare in modo di svecchiare il patrimonio edilizio del Paese.

Bankitalia, tra le ipotesi in un documento, parla di agevolazioni che dovrebbero garantire il risparmio energetico, evitando però il pasticcio del 110%. I fondi dovrebbero andare dai tagli ai sussidi ambientali dannosi, fino all’introduzione di un sistema di carbon pricing.

Si pensa a dei finanziamenti con meno sussidi e più tasse, per introdurre nuovi sussidi che rispettino l’ambiente. Tra le altre ipotesi suggerisce di concedere incentivi fiscali rafforzati per i proprietari delle case in affitto, che raggiungano livelli EE o subordinare la locazione al rispetto dei minimi standard.

Senza questi interventi l’Ue non permetterà di affittare gli immobili che non hanno determinate caratteristiche energetiche. Confedilizia è preoccupata e definisce liberticida l’idea dei funzionari della Commissione europea. Si teme che i proprietari delle case che non sono green, a fronte di un divieto di affittarle, a causa del mancato rispetto delle norme Ue e dei soldi per ristrutturarle, sceglieranno di non affittarle a discapito di chi non ha una casa.