Cambia la regolamentazione riguardo gli affitti brevi, le procedure di check-in e molto altro: per gli host si fa dura
Nuove disposizioni ridisegnano l’ospitalità a breve termine in Italia. Una stretta normativa introduce cambiamenti significativi per i gestori di strutture ricettive, puntando a un controllo più rigoroso sugli accessi e sull’identificazione degli ospiti.
La novità principale riguarda l’eliminazione delle procedure di identificazione a distanza. Non sarà più consentito verificare l’identità degli ospiti attraverso l’invio telematico dei documenti, né permettere l’accesso agli alloggi tramite codici automatizzati o key box. Questi strumenti, spesso utilizzati per agevolare il check-in self-service, sono ora vietati.
La misura ha suscitato ampio dibattito. Di sicuro hanno fatto felice gli attivisti, gli stessi che, nelle ultime settimane, hanno protestato per la “difesa delle città” e contro il rischio di un “Giubileo per pochi privilegiati”.
Secondo quanto stabilito dalla direttiva contenuta in una circolare ufficiale, i gestori saranno obbligati a verificare de visu l’identità degli ospiti, accertandosi personalmente della corrispondenza tra i documenti forniti e le persone alloggiate, con l’obbligo di trasmettere i dati alle autorità competenti.
La misura risponde a necessità di sicurezza, come chiarito nel testo ufficiale: “In un momento storico delicato a livello internazionale, si ribadisce la necessità di mantenere un alto livello di allerta”.
Un nuovo corso per gli affitti brevi
Le nuove regole si inseriscono in un quadro più ampio di misure di prevenzione legate al fenomeno delle locazioni brevi, in crescita su tutto il territorio nazionale. Il sistema di vigilanza si intensifica in vista di eventi di portata globale, tra cui il Giubileo, al via a Roma il 24 dicembre 2024, accompagnato da una serie di appuntamenti politici, culturali e religiosi.
L’attenzione è rivolta anche al rischio che alloggi temporanei possano essere utilizzati da individui pericolosi o affiliati a reti criminali o terroristiche, una possibilità resa più concreta dalla complessa situazione geopolitica internazionale.
Queste misure, seppur giustificate dalle esigenze di sicurezza, rappresentano una sfida cruciale e decisamente impegnativa per i gestori. Questi ultimi dovranno trovare un equilibrio tra il rispetto delle nuove normative e la necessità di mantenere un’offerta competitiva e flessibile.
In un settore dove la rapidità e l’autonomia delle procedure di check-in erano diventate un punto di forza (nonché una prassi comune in tutto il mondo), il ritorno a un controllo diretto costituisce un cambiamento significativo, forse addirittura un passo indietro. È comunque un chiaro segnale di come la sicurezza sia oggi al centro delle priorità istituzionali, anche a costo di sacrificare alcune comodità operative.