Non tutta l’acqua in bottiglia è buona per la salute dei reni. Sono state indicate le migliori: ecco quali sono quelle de acquistare per non sbagliare.
Per una buona salute è importante bere la giusta quantità di acqua al giorno. Gli esperti raccomandano di bere almeno tra 1,5 e 2 litri di acqua al giorno, una dosa che andrebbe aumentata nel periodo estivo, in quanto con il sudore si perdono molti liquidi.
In vendita al supermercato ci sono molteplici tipologie di acqua in bottiglia, alcuni marchi la vendono con le bottiglie di plastica mentre altri in vetro, ed è quella più consumata dalle famiglie. La maggior parte delle persone però pensa che l’acqua sia tutta uguale, ma non è così. In realtà è stato rivelato che non tutta l’acqua minerale in bottiglia fa bene ai reni e perciò è bene fare attenzione prima di consumarla.
Acqua in bottiglia: ecco quali sono quelle de comprare
Non tutta l’acqua che si vende in bottiglia è uguale, alcune di queste possono danneggiare la funzionalità di alcuni organi, in particolare i reni. Il motivo di questo sono le sostanze che potrebbero essere contenute nell’acqua e che quindi arriverebbero ai reni una volta ingerito il liquido, portando la formazione di calcoli renali.
Per questo motivo bisogna fare molta attenzione alla qualità dell’acqua che si beve tutti i giorni, così da non compromettere la salute personale e quella del proprio nucleo familiare. La prima cosa che bisogna fare in questi casi è quella di leggere l’etichetta sulla bottiglia così da capire se ci sono delle sostanze nell’acqua: la presenza di calcio, nitrati, sodio e altri minerali è diversa a seconda dell’acqua.
Gli sportivi dovrebbero bere un’acqua ricca di minerali in quanto perdono parecchio sudore nella loro attività; mentre coloro che soffrono di pressione alta devono fare attenzione a scegliere un’acqua più diuretica. Gli individui con problemi digestivi devono preferire un’acqua con bicarbonati; le donne incinta o allattamento devono optare per un’acqua ricca di calcio. Le persone con problemi renali dovrebbero controllare il residuo fisso.
Tuttavia, la migliore acqua in commercio è considerata la Sant’Anna, la quale ha un residuo fisso intorno ai 22 mg/l. Questo vuol dire che può essere tranquillamente consumata dai soggetti che hanno dei problemi ai reni. In alternativa, però, è stata indicata anche l’acqua Smeraldina di Sardegna, anche questa qui è stata consigliata a chi ha patologie renali.