Unimpresa: “nei prossimi anni 60 miliardi in più di tasse”

Secondo l’associazione delle piccole e medie imprese, i contribuenti corrono il concreto rischio di essere “spremuti all’inverosimile”.

Non usa mezzi termini Unimpresa, denunciando l’esistenza di una vera e propria “mina fiscale” che rischia di abbattersi sui contribuenti italiani. Secondo le stime del centro studi dell’associazione, nei prossimi tre anni sarebbero in arrivo circa 60 miliardi di tasse in più.

Circa il 50% dell’aumento sarà dovuto al previsto aumento dell’Iva, che nel periodo 2019-2020 dovrebbe salire al 25%, mentre i restanti 30 miliardi arriveranno da quelle che Unimpresa definisce le “trappole fiscali” contenute nell’ultima legge di bilancio.

In particolare le voci di spesa nascoste, o comunque poco note, contenute nell’ultima manovra sarebbero ben 27 e i loro effetti inizieranno a pesare sui contribuenti già a partire dal 2018. “Cittadini e imprese, spremuti all’inverosimile, si preparano ad aprire il portafoglio per sostenere i conti pubblici”, commenta il vicepresidente di Unimpresa, Claudio Pucci.

Sventare la stangata fiscale in arrivo, sostiene Unimpresa, sarà uno dei primi scogli con il quale dovrà confrontarsi il nuovo governo.

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