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Economia e Finanza

Ufficiale: IMU non più richiesto in questo caso. Chi rientra nella nuova legge

Le coppie che vivono in due residenze differenti possono richiedere l’esenzione Imu: i requisiti previsti e come ottenerla.

Si avvicina il termine per la seconda rata dell’Imu (Imposta Municipale Unica), il tributo dovuto dai possessori degli immobili, aree fabbricabili e terreni ed in vigore dal 2012 per sostituire l’Ici (Imposta comunale sugli immobili). La data per il saldo è stata fissata per lunedì 16 dicembre.

Imu, esenzione per le coppie che vivono in due differenti abitazioni (Abruzzo.cityrumors.it)

Come accade per altre imposte, anche per l’Imu sono previste una serie di esenzioni. Fra queste anche quella per i possessori di abitazioni principali, ad eccezione degli immobili accatastate nelle categorie “di lusso”. L’esenzione, dal 2022, è stata estesa anche alle coppie coniugate o unite civilmente che risiedono in due immobili principali distinti. A stabilirlo è stata una sentenza della Corte Costituzionale che si è espressa in merito.

Imu, esenzione seconda casa: a chi spetta e come richiederla

Nell’ottobre del 2022, la Corte Costituzionale con la sentenza n. 209/2022 ha rivoluzionato l’esenzione Imu per quanto concerne l’abitazione principale. I giudici costituzionali, difatti, hanno dichiarato illegittima la norma precedente che non permetteva l’accesso all’esenzione per i coniugi che vivevano in due residenze differenti, in quanto la definizione di dimora abituale era legata al nucleo familiare e non solo al possessore dell’immobile.

Imu, la sentenza della Corte Costituzionale del 2022 (Abruzzo.cityrumors.it)

Dal 2022, il requisito è stato cancellato e le coppie coniugate o unite civilmente possono, dunque, richiedere la doppia esenzione per entrambe le abitazioni principali, ma rispettando i requisiti previsti della dimora abituale e della residenza anagrafica, a prescindere di quelle degli altri membri del nucleo familiare.

In particolare, per ottenere la doppia esenzione, entrambe le parti dovranno dimostrare, non solo la residenza anagrafica in un’altra abitazione, ma anche quest’ultima sia la dimora reale. Per farlo, potranno essere presentati documenti come le bollette delle utenze di acqua, luce e gas, che comprovino i consumi effettivi, ma anche l’attestazione della domiciliazione a fini medici.

Una volta presentata la documentazione, il Comune di residenza provvederà ai controlli per verificare il possesso dei requisiti richiesti.

La sentenza ha valore retroattivo

La sentenza della Corte Costituzionale, questo vuol dire che le coppie possono richiedere il rimborso per le imposte precedentemente versate. La richiesta per ottenere il rimborso può essere inoltrata entro e non oltre cinque anni dal pagamento dell’Imu o da quando è in vigore il diritto all’esenzione (13 ottobre 2022).

Non esiste, però, un modulo a livello nazionale, ma potrebbe essere stato predisposto dai singoli Comuni, che dall’anno prossimo si dovranno affidare ad una nuova piattaforma per l’imposta. In caso contrario, basterà fornire la documentazione richiesta agli uffici incaricati.