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Economia e Finanza

TFR, TFS ed Opzione Donna: chiarimenti importanti sui tempi ed occhio alle novità

Il nodo pensioni come sempre anima l’opinione pubblica e rappresenta, spesso una grandissima incognita per i lavoratori. Scopriamo le ultime novità.

Gli ultimi anni hanno spesso offerto una serie di situazioni poco chiare che hanno costretto, in alcuni casi, gli stessi lavoratori a rivedere in qualche modo i propri progetti. La tanto attesa riforma delle pensioni, in questo caso, sarebbe più che mai ben accetta da milioni e milioni di lavoratori italiani.

Opzione Donna come funziona nel dettaglio- Abruzzo.cityrumors.it

Una delle novità degli ultimi anni, caratterizzati da continui capovolgimenti di fronte causati spesso dall’alternanza continua dei vari governi è sicuramente Opzione Donna. Nello specifico si fa riferimento a un particolare trattamento pensionistico modulato secondo le norme del sistema contribuito che viene concesso esclusivamente a donne lavoratrici, autonome o dipendenti.

TFR, TFS ed Opzione Donna: modalità d’accesso

Cosi come anticipato l’operazione in questione è riservata chiaramente alle lavoratrici che hanno scelto, quindi, il calcolo contributivo e che, stando all’attuale versione entro il 31 dicembre 2022 siano in possesso dei seguenti requisiti: età anagrafica di almeno 60 anni, 59 con un figlio, 58 con due o più figli e una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni.

In quanto a regole specifiche in merito a decorrenza del TFT o della fine servizio, TFS, non ci sono specifiche rigidità. Le tempistiche in questi casi sono esclusivamente rapportate alla tipologia di contratto sottoscritto, per esempio di fronte a una donna dipendente pubblico o privato.

Tfr modalità riscossione e non solo – Abruzzo.cityrumors.it

In oltre gli stessi tempi possono essere collegati all’importo complessivo spettante. Oltre i 50mila euro, infatti, il tutto sarà corrisposto attraverso rate annuali. Importante, per lo stesso fine, il motivo dell’uscita dal lavoro.

Per i dipendenti pubblici, infatti, il TFS viene riconosciuto solo successivamente al maturare della pensione di anzianità. Prima dei 67 anni, infatti, ci sarà un’attesa di almeno 24 + 3 mesi. Parliamo, dunque, anche per Opzione Donna, di una attesa di almeno 27 mesi.

Differenze, poi sono previste, cosi come anticipato anche in base alla somma da ricevere. Unica soluzione fino a 50mila euro. Due rate distanti almeno 12 mesi per importi tra i 50mila e i 100mila euro. Tre rate annuali per importi superiori ai 100mila euro.

In caso di ritardo dell’accredito del TFR, è possibile richiedere gli interessi all’Inps. Il tutto secondo quanto previsto dalla stessa legge. Secondo la Corte Costituzionale, infine, il TFS differito rappresenta un qualcosa da risolvere assolutamente. Al momento, però non esistono novità in quanto a legislazione che possano in questo senso far ben sperare gli stessi lavoratori prossimi alla pensione.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.