La possibilità di fare richiesta di invalidità civile va incontro a dei cambiamenti: vediamo quali cambiamenti hanno apportato i nuovi decreti.
L’invalidità civile è una misura di protezione sociale destinata a persone con disabilità o problemi di salute che causano una significativa limitazione nella loro capacità di svolgere le normali attività quotidiane. Questa misura è finalizzata a fornire assistenza finanziaria e supporto alle persone con disabilità, al fine di migliorare la loro qualità di vita e favorire l’inclusione sociale. È importante notare che i requisiti e i dettagli specifici relativi all’invalidità civile in Italia possono cambiare nel tempo a seguito di riforme legislative o modifiche alle politiche sociali.
Infatti, il consiglio dei Ministri il 3 novembre ha approvato in esame preliminare due nuovi decreti attuativi della legge quadro sulla disabilità. Questi nuovi decreti puntano alla revisione e al riordino delle disposizioni vigenti in materia di disabilità per garantire ai disabili il riconoscimento della propria condizione e dei suoi diritti civili e sociali, nel rispetto dei principi di autodeterminazione e di non discriminazione. Nei prossimi anni ci saranno importanti novità a partire dalla nuova modalità di accertamento della condizione di disabilità civile e la realizzazione del progetto di vita individuale, personalizzato e partecipato della persona con disabilità. Vediamo che cosa cambierà.
La ministra per le disabilità Alessandra Locatelli, ha parlato di svolta epocale e per la prima volta di un cambio culturale nei confronti delle persone con disabilità. I due decreti attuativi puntano a sburocratizzare, snellire e semplificare le procedure. La prima novità riguarda la modifica delle procedure di accertamento della disabilità.
Se adesso le persone spesso si ritrovano con patologie cronico degenerative accertate a dover rifare le visite di controllo dopo 2-3 anni, con il nuovo decreto non sarà più così. La certificazione della condizione di disabilità, sarà unificata al processo dell’accertamento dell’invalidità. Il procedimento sarà attivato da un certificato medico introduttivo. Quindi unica procedura gestita dall’Inps. Se prima le persone dovevano rivolgersi a diversi enti per esigenze sanitarie, socio-sanitarie o sociali, con l’istituzione di una sola commissione non sarà più così. Un solo organo che deciderà insieme all’invalido ciò di cui ha bisogno.
La seconda parte del decreto regola l’istituzione di una cabina di regia per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni in favore delle persone con disabilità. In questa cabina di regia faranno parte oltre ai ministri competenti in materia: un delegato della Commissione tecnica per i fabbisogni standard; il Presidente della Conferenza delle Regioni; il Presidente dell’ANCI; i Presidenti delle Federazioni maggiormente rappresentative delle Associazioni in materia di disabilità.
La cabina di regia sarà incaricata di effettuare una prima ricognizione delle prestazioni essenziali delle persone con disabilità. Poi dovrà proporre linee guida per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni e in particolare riconosce il progetto individuale di vita come livello essenziale. Dovrà verificare le modalità di integrazione dei LEP con i livelli essenziali di assistenza (LEA). Inoltre dovrà assicurare il coordinamento e la piena effettività della normativa riguardante sussidi, incentivi e agevolazioni per le persone con disabilità, anche con riguardo alle tutele previste dalla normativa in materia di invalidità civile. I fondi stanziati per la messa in atto delle novità è di 350 milioni di euro per il 2026 a cui si aggiungeranno altri 85 milioni ogni anno.