Tasso fisso o variabile: che differenza c’è e quale dei due scegliere

In un periodo come questo in cui i tassi schizzano alle stelle, ecco quale è meglio scegliere tra il fisso e il variabile e quali le differenze

Non è di certo un periodo favorevole all’acquisto di una nuova casa, in Italia. In realtà, il problema non è l’acquisto in sé e per sé, quanto in realtà la stipulazione di un mutuo. Nucleo della questione è quello dei tassi, che si distinguono in fissi e variabili. Essendo questi secondi in questo periodo in netto aumento, molti preferiscono ancora i primi. Ma è davvero conveniente? Ecco cosa serve sapere.

La differenza tra tasso fisso e tasso variabile
La differenza tra tasso fisso e tasso variabile: ecco quale conviene (abruzzo.cityrumors.it)

Il tasso fisso ha dalla sua sicuramente il vantaggio della totale prevedibilità delle rate e la protezione dai rialzi dei tassi di interesse: non viene minimamente toccato da questa fluttuazione, per cui chi ce l’ha sa sempre quanto deve pagare. Dall’altro lato, il tasso variabile ha il vantaggio di essere inizialmente più basso e quindi quello del potenziale risparmio nel corso del tempo, nonché la totale flessibilità. Ora che abbiamo visto i lati positivi di entrambi, però, ecco quelli negativi: non è sempre come pensiamo.

Tasso fisso o tasso variabile: tutti i contro

In questo periodo di ennesimo rialzo dei tassi variabili, su decisione della BCE con l’obiettivo di ridurre l’inflazione e falla ritornare nel target, molte persone sono convinte che l’unica scelta sensata è quella del tasso fisso. In realtà, però, anche questo ha degli svantaggi, tra cui un valore inizialmente più alto di quello variabile, una scarsa flessibilità nel tempo e la penalità per il rimborso anticipato. Nel caso in cui si arrivi a stipulare il mutuo con pochi soldi in banca, l’iniziale valore alto del tasso fisso potrebbe non essere ottimo!

La differenza tra tasso fisso e tasso variabile
La differenza tra tasso fisso e tasso variabile: ecco quale conviene (abruzzo.cityrumors.it)

Il tasso variabile, invece, ha lo svantaggio di essere poco prevedibile e, come sta succedendo oggi, di subire aumenti anche molto consistenti. Di fatto, quindi, non esiste un tasso giusto per tutti e per sempre, ma bisogna sceglierlo in base alla propria situazione e alle proprie esigenze. Nel caso in cui si abbia necessità di avere maggiore stabilità e prevedibilità delle rate, a patto di una spesa iniziale più consistente, allora è meglio optare per il tasso fisso. Se invece si vuole risparmiare inizialmente, pur esponendosi alla variabilità nel futuro, il tasso variabile è il migliore. Parlatene con il vostro bancario di fiducia, vi saprà consigliare il meglio!

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