Speravate in una riduzione della Tassa sui rifiuti? Cattive notizie purtroppo: nonostante l’approvazione del bonus, la Tari aumenterà.
Aprile per molti significa solo una cosa: arriva la TARI! La Tassa sui rifiuti non arriva nello stesso periodo in tutta Italia in quanto è di competenza comunale: infatti la paghiamo al nostro Comune di residenza. Anche l’importo varia a seconda di dove abitiamo oltreché, naturalmente, a seconda delle dimensioni del nostro appartamento.

Si tratta di una tassa decisamente poco amata dalla maggior parte degli italiani i quali, spesso, ritengono di pagare un importo eccessivo rispetto alla quantità di rifiuti prodotti. In effetti, talvolta, i costi alti sono da imputarsi non alla quantità di rifiuti che noi produciamo ma a carenze relative allo smaltimento dei rifiuti nel nostro Comune.
Laddove, ad esempio, la raccolta differenziata non funziona, la tassa è più alta. In questo periodo di carovita, il Governo di Giorgia Meloni ha deciso di intervenire e scendere in campo con un bonus per sostenere le fasce economicamente più deboli della popolazione. Ma il bonus potrebbe essere vanificato da un nuovo aumento: la tassa sui rifiuti da quest’anno aumenterà ulteriormente.
Tari: a chi spetta il nuovo bonus
Come anticipato nel paragrafo precedente, il Governo Meloni, a febbraio, è intervenuto per potenziare il bonus luce e gas e ha anche introdotto una nuova agevolazione che riguarda la Tari, la tassa sui rifiuti. Ma purtroppo tale beneficio potrebbe essere vanificato da nuovi rincari.

Il bonus Tari consiste in una riduzione del 25% dell’importo totale. Non occorre richiederlo in quanto funziona esattamente come il bonus sociale per luce e gas: lo sconto viene applicato direttamente in bolletta dopo che l’Inps ha verificato l’Isee dei nuclei familiari residenti in Italia.
Nello specifico possono fruire del bonus TARI le famiglie con Isee non superiore a 9530 euro o famiglie con Isee fino a 20.000 euro se sono presenti almeno 4 figli a carico: le stesse, in pratica, che possono godere anche del bonus luce e gas. Ma il problema ora è che, nonostante il bonus messo in campo dal Governo, la tassa sui rifiuti aumenterà. E, paradossalmente, aumenterà proprio per colpa del bonus.
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Tari: ecco di quanto aumenta e perché
Lo Stato dà e lo Stato toglie: prima arriva il bonus Tari che consiste in una riduzione del 25% ma poi arrivano anche gli aumenti che rischiano di vanificare i vantaggi del bonus. La cosa incredibile è che gli aumenti sono causati proprio dal sussidio introdotto dall’Esecutivo.

Le casse dello Stato, come tutti ben sappiamo, versano in condizioni piuttosto difficili. Per questo ogni volta che viene introdotto un nuovo bonus, da qualche altra parte bisogna tagliare per trovare le risorse necessarie. Questa volta il Governo ha deciso di finanziare il bonus Tari attraverso la Tari stessa.
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In pratica per trovare le risorse destinate a questo sussidio, ogni famiglia quest’anno pagherà circa 6 euro in più. A comunicarlo è stata l’ARERA, l’ente che si occupa di tutti i bonus sociali. Va precisato, comunque che, trattandosi di una tassa comunale, i singoli Comuni avranno molto margine di autonomia e, dunque, potranno decidere se applicare oppure no questo aumento.