Un nuovo provvedimento da Arera introduce una serie di agevolazioni tariffarie sulle bollette. Di che cosa si tratta e come beneficiarne
Il peggio è passato ma la situazione non è migliorata al punto da far tirare alle famiglie un sospiro di sollievo. Il riferimento è al caro vita e, in particolare, ai costi delle bollette e di altre spese fisse come i mutui e le polizze auto che si attestano ancora su livelli di gran lunga superiori a quelli del periodo 2021-2022.
L’impennata dei prezzi dovuta a tutta una serie di ragioni, dalla pandemia di Covid, al duplice conflitto bellico fino all’esplosione dell’inflazione si è arrestata iniziando una lenta discesa ma, ad esempio per che riguarda le bollette, i costi mensili restano elevati rendendo estremamente difficile la vita delle famiglie in difficoltà economica, e non solo.
In tale contesto è molto importante analizzare il recente provvedimento di Arera che introduce una serie di agevolazioni. Ecco di che cosa si tratta e a chi sono rivolte.
Nuove agevolazioni Arera per bollette più basse: requisiti per ottenerle
Stiamo parlando dell’Autorità di regolazione per Energia, Reti e Ambiente che di recente ha diffuso una delibera contenente agevolazioni tariffarie molto importanti, considerato anche a chi sono rivolte.
Prima di entrare nel merito è bene sottolineare che tali forme di aiuto economico in bolletta verranno introdotte sulle fatture emesse o da emettere, nonché sugli avvisi di pagamento relativi alle mensilità di maggio, giugno, luglio, agosto oltre che di settembre ed ottobre dell’anno 2023. Si tratta di un periodo scelto non a caso ma per una precisa ragione ambientale.
L’aiuto in questione, infatti, è rivolto alle popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia ed infatti al fine di beneficiare di tali agevolazioni, sarà obbligatorio inviare apposita richiesta predisposta dal gestore della fornitura. Il tutto con una scadenza fissata nel 30 giugno.
Nello specifico Arera ricorda che i clienti domestici dovranno attestare che l’abitazione servita dalla fornitura e dall’utenza è risultata “compromessa nella sua integrità funzionale” a seguito degli aventi alluvionali. Questo per due possibili ragioni, dall’ordine di evacuazione all’ordinanza di sgombero.
Altresì andrà allegata apposita documentazione da parte del comune attestante la compromissione dell’integrità funzionale della casa. Invece per quanto riguarda i clienti non domestici la compromissione dell’integrità funzionale della sede andrà dimostrata sulla base di una perizia asseverata o giurata. Nel caso delle strutturi ricadenti nel territorio di Ravenna bisognerà fare riferimento all’Adoc Aps cittadino previo appuntamento.