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Economia e Finanza

Taglio delle accise? No, aumento: la proposta del governo fa infuriare tutti

Il 2025 comincia all’insegna delle polemiche e dei dibattiti, la proposta di aumentare le accise sul carburante ha riportato in auge una discussione vecchia di decenni.

Anno nuovo, solite discussioni. La questione accise sulla benzina, ovvero quelle tasse applicate al prezzo di vendita dei carburanti che contribuiscono in modo diretto al costo che poi troviamo ai rifornimenti, è stata dibattuta a lungo ed è stata spesso al centro della campagna politica di diversi partiti.

Taglio delle accise? No, aumento: la proposta del governo fa infuriare tutti – abruzzo.cityrumors.it

Non è certo una novità che una buona parte delle spese che gli italiani hanno per rifornire i propri mezzi sia legata proprio all’esistenza di queste tasse, applicate in genere per finanziare eventi di ricostruzione straordinaria oppure campagne militari all’estero e rimaste ben oltre la fine dello scopo prefissato come strumento di recupero budget.

L’unico periodo in cui c’è stato un taglio netto sulle accise è stato quello in cui il governo tecnico guidato da Draghi ha governato il Paese. Si è trattato di un periodo complesso politicamente, poiché la maggioranza era instabile e la situazione economico sociale non consentiva un periodo di pausa legislativa e governativa per le elezioni.

La speranza dei cittadini era che proprio il taglio delle accise potesse divenire una misura strutturale con l’insediamento dell’attuale governo, ma per ragioni inerenti al reperimento di budget utile al finanziamento di altre misure questo non si è verificato. D’altronde quello delle accise è un problema minoritario, così come tanti altri leit motive da campagna elettorale (ad esempio il canone rai).

L’aumento delle accise sul Gasolio per finanziare il nuovo contratto di trasporto pubblico

Stando a quanto riportato nei giorni scorsi da La Stampa, il governo Meloni in questi giorni sta valutando diverse opzioni per finanziare il rinnovo del contratto di trasporto pubblico che garantirebbe anche lo svecchiamento di strutture e mezzi. Tra le proposte c’è quella di aumentare l’accisa sul gasolio al fine di ottenere 500 milioni di euro da investire.

L’aumento delle accise sul Gasolio per finanziare il nuovo contratto di trasporto pubblico – Ansa Foto – abruzzo.cityrumors.it

Attualmente si tratta esclusivamente di una proposta, dunque è suscettibile non solo di bocciatura ma anche di variazioni prima dell’eventuale approvazione, ma l’idea sarebbe quella di aggiungere un centesimo al litro – da togliere a quella sulla benzina per equilibrare la situazione – così da ottenere nel solo 2025 circa 200 milioni di euro.

Il governo si prefiggerebbe in seguito il compito di riallineare l’ammontare della accise sui carburanti entro il 2030, esattamente come previsto dal Pnrr. Entro quel termine le accise dovrebbero generare un introito netto annuo di 600 milioni di euro che sarebbero utili proprio al finanziamento del nuovo contratto di trasporto pubblico.

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Le polemiche suscitate dalla proposta

Una simile proposta non poteva che alimentare critiche e malumori. I primi a fare emergere il malcontento per l’aumento delle accise sono stati i membri dell’opposizione che hanno sottolineato come proprio la cancellazione delle accise sui carburanti fosse stato un cavallo di battaglia di questo governo in fase di campagna elettorale.

Le polemiche suscitate dalla proposta – Ansa Foto – abruzzo.cityrumors.it

Marco Grimaldi, vice Capogruppo di Avs alla Camera, ha definito la tassa “iniqua”, sottolineando come si tratti di una penalizzazione che colpisce tutti i cittadini senza distinzioni di reddito. Francesco Boccia del PD ha invece dichiarato che questa decisione dimostra la totale mancanza di rispetto delle promesse fatte in fase elettorale da parte dell’attuale governo.

Critiche simili sono giunte anche da Italia Viva, con Faraone che giudica la proposta contraddittoria e Raffaella Paita che la ritiene incoerente con le promesse fatte. La stessa Paita evidenzia poi quella che potrebbe essere un’ulteriore conseguenza dell’aumento delle accise, ovvero l’aumento del costo dei biglietti per il trasporto pubblico che andrebbe a danneggiare due volte i cittadini.

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Non bisogna dimenticare infatti che attualmente la maggior parte dei mezzi pubblici sono alimentati a gasolio e che dunque le aziende di trasporto pubblico avrebbero un aumento dei costi di gestione che facilmente potrebbe tradursi nell’aumento delle tariffe per chi di quei trasporti ha necessità.