Novità importanti per quanto riguarda lo stabilimento di Atessa. Il prossimo 5 aprile in programma un confronto al ministero. Ecco i dettagli.
Si preannunciano giorni impegnativi per il ministro Urso. L’esponente del governo a breve inizierà il confronto sugli stabilimenti guidati da Stellantis. Si parte con Melfi, si proseguirà con Mirafiori e poi toccherà ad Atessa, lo stabilimento abruzzese dove si fabbricano i veicoli commerciali dell’azienda.
Si tratta di un passaggio fondamentale per capire il futuro della stessa azienda. L’obiettivo è quello di dare continuità al lavoro e di certo il confronto con il ministro rappresenta un primo tassello importante. Da sottolineare che in quel giorno verranno diffusi anche i dati sulle vendite di auto nel mese di marzo. I numeri saranno analizzati nel dettaglio e per questo motivo non ci resta che aspettare ancora un po’ di tempo per avere un quadro molto più chiaro.
Accordo Stellantis-sindacati: le ultime
L’incontro del 5 aprile servirà anche ad analizzare l’accordo trovato tra Stellantis e i sindacati in queste ultime ore sullo stabilimento di Atessa. L’intesa prevede l’uscita incentivata entro il prossimo 31 dicembre di 23 dipendenti. Una scelta che fa parte della logica di centralizzazione e di rinnovo dei colletti bianchi avviata dalla stessa azienda.
L’accordo sarà spiegato con attenzione dal ministro Urso e spetterà a lui decidere se siamo entro le regole oppure dovrà essere rivisto l’intesa. All’incontro, infatti saranno presenti anche i vertici dell’azienda per valutare con attenzione il futuro dello stabilimento abruzzese.
Si decide il futuro dello stabilimento di Atessa
Si preannunciano giorni fondamentali per quanto riguarda lo stabilimento di Atessa. L’incontro con il ministro Urso consentirà di valutare il futuro della stessa struttura. La speranza è quella di poter dare continuità a quanto fatto in passato magari senza ulteriori uscite.
Per il momento, come detto in precedenza, si è deciso di accordare l’uscita di 23 dipendenti entro la fine dell’anno. Naturalmente la strada è ancora lunga fino al 31 dicembre e non possiamo escludere novità.