Si può contestare una multa ricevuta per mancata esposizione del contrassegno invalidi?

Non sapete se sia possibile contestare una multa ricevuta per mancata esposizione del contrassegno invalidi? Ecco la risposta che vi salverà da un problema veramente spinoso.

Sono tante le domande che ci poniamo quando non sappiamo qualcosa. Quelle più difficili a cui rispondere riguardano la legge, e purtroppo non sono sempre così chiare. Un esempio è la contestazione ad una multa ricevuta per mancata esposizione del contrassegno invalidi. Molti si chiedono se sia possibile contestarla, oppure se vada pagata senza la possibilità di controbattere. Vediamo che cosa dice la legge al riguardo.

esposizione contrassegno invalidi, che conseguenze
Contrassegno invalidi, se hai dimenticato di esporlo accade questo (abruzzocityrumors.it)

Noi sappiamo che il contrassegno disabili è un tagliando con il simbolo grafico della disabilità. Serve alle persone con problemi di deambulazione o ai non vedenti, così che possano accedere a delle facilitazioni nella circolazione e nella sosta dei veicoli al servizio. L’aiuto può essere applicato anche in zone vietate. Con questa speciale autorizzazione medica si hanno diritto ad alcuni supporti che non sono accessibili da tutti quanti.

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Però ci si chiede se la contravvenzione possa essere contestata. Anche se il possessore è regolarmente registrato al Comune, può darsi che in altre città non venga rilevato nel database. Questo succede perché si tratta di un sistema chiuso, senza un circuito di scambio informatico o telematico con gli archivi di tutti gli altri Comuni d’Italia. Ciò implica che se il contrassegno invalidi è assente scatterà sicuramente la multa.

Contrassegno invalidi, bisogna sempre esporlo
Multa o no? Chiarito il dilemma, ecco come regolarsi (abruzzocityrumors.it)

L’annullamento della multa, quindi, può avvenire soltanto tramite una verifica accurata. Il Comune dovrà assicurarsi che l’utente della strada non abbia l’apposita autorizzazione. Se così non fosse la contravvenzione dovrà essere rimossa. Come abbiamo detto prima i dati identificativi sono inseriti in un sistema a circuito chiuso, che può essere controllato soltanto dagli esperti. In quel caso è molto importante farlo. Infatti è considerato il metodo più efficiente per assicurarsi che la persona sia un invalido civile.

Si spera che questa problematica venga superata dal nuovo contrassegno unico disabili europeo, detto anche “Cude”. Prevede il lancio di una istituzione a livello nazionale, dove verranno inseriti i dati identificativi degli utenti in possesso di un contrassegno invalidi. Perciò tutte le persone autorizzate a circolare nelle corsie riservate e in alcune zone, dovranno sentirsi liberi di farlo senza preoccuparsi di venire multati. Purtroppo dovremo ancora aspettare: verrà lanciata in futuro questa idea.

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