Molti lavoratori non vedono l’ora che sia Settembre in quanto la loro busta paga aumenterà in misura notevole e l’aumento sarà permanente.
Per molti la fine di Agosto e l’inizio di Settembre è un piccolo grande trauma. Molti, invece, quest’anno, non vedono l’ora che Settembre abbia inizio in quanto la loro busta paga aumenterà di addirittura il 10% e non si tratterà di un’agevolazione “una tantum” ma di un aumento permanente fino alla pensione.
Il 10% in più può non sembrare molto per chi ha uno stipendio di 1200 euro al mese ma fa pur sempre comodo: 120 euro in più che ci alleggeriscono da qualche pensiero, da qualche bolletta, da qualche spesa al supermercato. Insomma non saranno moltissimi ma sempre meglio averli in tasca piuttosto che il contrario.
Con l’aumentare dello stipendio, ovviamente, aumenterà anche l’importo dell’agevolazione. Attenzione però: il beneficio non si rivolgerà a tutti. Saranno pochi i baciati dalla fortuna, pochi lavoratori che hanno accettato un preciso accordo con il Governo Meloni e, per questo, verranno ricompensati con una busta paga più alta.
Se sei triste perché le vacanze sono quasi finite, migliaia di lavoratori, al contrario, non vedono l’ora che arrivi settembre per ricevere un bell’aumento in busta paga. Tuttavia nulla viene dato per niente: chi riceverà il bonus avrà un piccolo grande prezzo da pagare.
Il prezzo da pagare tanto piccolo non è e consiste nel rinunciare alla pensione anticipata e, restare inchiodati in ufficio – o in fabbrica o in negozio – fino all’età della pensione di vecchiaia che, ad oggi corrisponde a 67 anni ma dal 2027 potrebbe anche aumentare. Coloro che, pur avendo i requisiti rinunceranno alla pensione anticipata ordinaria o a Quota 103, riceveranno una busta paga più ricca grazie al bonus Giorgetti.
Il bonus Giorgetti è un’estensione del vecchio bonus Maroni: un premio per chi resta al lavoro e dice no a Quota 103 o alla pensione anticipata ordinaria le quali rappresentano una grossa ferita per l’Inps in quanto costringono l’Istituto di Previdenza Sociale ad erogare assegni per molti più anni. Infatti Quota 103 consente di lasciare il lavoro a soli 62 anni mentre con la pensione anticipata ordinaria, una volta raggiunti i 42 anni e 10 mesi di contributi, si può accedere alla pensione a qualunque età, anche a 60 anni o prima.
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A partire da Settembre, migliaia di lavoratori riceveranno una busta paga più ricca grazie al bonus Giorgetti. Attenzione però: non è automatico. Vediamo cosa occorre fare per ottenerlo.
Il bonus Giorgetti, come spiegato sopra, si rivolge a coloro che, pur potendo, rinunciano alla pensione anticipata ordinaria o a Quota 103 e restano al lavoro. Consiste in una decontribuzione: ogni mese, in busta paga, il lavoratore riceverà il 9,19% in più o l’8,80% in caso di dipendenti pubblici – cioè la sua quota di contributi Inps e tale bonus non andrà ad aumentare l’imponibile Irpef, cioè non verrà tassato.
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Per ottenerlo occorre presentare domanda all’Inps prima di aver perfezionato i requisiti per Quota 103 o per la pensione anticipata ordinaria. La domanda può essere inoltrata tramite la piattaforma online oppure avvalendosi dell’aiuto di un Patronato. L’Inps risponderà entro 30 giorni e, in caso di accoglimento della richiesta, il bonus verrà accreditato direttamente in busta paga a partire dal mese successivo.