Se non paghi il tuo debito col fisco rischi grosso: l’Agenzia delle Entrate può agire così e perdi tutto

In caso di debiti attenzione a quello che l’Agenzia delle Entrate può arrivare a fare. Si rischia di perdere tutto. Le informazioni che devi conoscere assolutamente.

Accumulare debiti con il fisco può esporre, con il passare del tempo, ad una serie di crescenti problematiche che a partire da un certo punto in poi rischiano di diventare irreversibili. Se infatti lo Stato italiano consente in diverse occasioni di saldare debiti relativi ad imposte o altri pagamenti non versati con varie tipologie risolutive, è anche vero che un comportamento reiterato avrà inevitabilmente delle conseguenze.

Debiti col fisco: cosa può fare l'agenzia delle entrate
Attenzione alle conseguenze di debiti con lo Stato, l’Ade può intervenire-Abruzzo.cityrumors.it

Ma fino a che punto l’Agenzia delle Entrate può intervenire per il recupero dei beni per i quali vanta un credito? Attenzione alle possibili conseguenze.

Debiti, come può procedere l’Agenzie delle Entrate

Quando è il Fisco ad essere creditore vi sono una serie di limitazioni che devono essere rispettate e che fungono da tutela per il debitore allo scopo di portarlo a sanare il debito ma senza che resti senza quel minimo di importo che consenta di poter provvedere alle spese considerate necessarie.

Ipoteca sulla prima casa: quando è possibile
In caso di debiti neanche la prima casa è al sicuro: cosa dice la legge -Abruzzo.cityrumors.it

L’Agenzia delle Entrate però, dopo aver rilevato l’entità del debito, potrebbe arrivare addirittura ad intervenire sui beni immobili del contribuente e, in questo caso, anche la prima casa rischia di essere coinvolta nel processo. In che modo? Con l’ipoteca, una misura cautelare (insieme al fermo amministrativo) della quale ci si può avvalere in caso di debiti di un contribuente.

E che l’Ade potrebbe arrivare a iscrivere anche sulla prima abitazione, questo però solo a tre condizioni. Anzitutto unicamente nel caso di debiti di importo superiore a 20mila euro ed in secondo luogo unicamente per un importo del valore doppio rispetto al credito totale per cui si procede.

Se il debito è pari a 50mila euro, per fare un esempio, sarà possibile iscrivere un’ipoteca per 100mila euro. Per procedere in tal modo è però necessario che l’Agenzia notifichi un preavviso di ipoteca al contribuente: ovvero un invito a versare, entro 30 giorni, le somme dovute.

Solo trascorso questo periodo di tempo ed in mancanza di pagamento procedere all’iscrizione dell’ipoteca sugli immobili. Ricordando che potrà essere fatto anche su immobili in comproprietà (iscrivendo l’ipoteca sulla quota spettante al debitore); e, per l’appunto, sulla prima casa.

Il contribuente potrà evitarlo anche mediante un pagamento parziale che porti il debito al di sotto dei 20mila euro oppure chiedendo una rateizzazione delle somme a debito. Infine potrebbe presentare un’istanza di sgravio o sospensione. Attenzione, perché le conseguenze dell’ipoteca sono l’avvio delle procedure di pignoramento con apposita procedura esecutiva. Il tutto sempre nel rispetto delle limitazioni previste dalla legge.

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