Sconto TARI, lo si può chiedere al proprio Comune: c’è bisogno di un requisito

Riduzione della tassa sull’immondizia, TARI, in una specifica circostanza di ubicazione. Come funziona e tutto quello che devi sapere.

La Tari, acronimo di Tassa Rifiuti, è un’imposta legata alla proprietà immobiliare e regolamentata dalla legge n. 147/2013, che ne stabilisce le caratteristiche fondamentali, come il metodo di calcolo, le scadenze e le riduzioni obbligatorie. 

Sconto Tari come funziona
Sconto TARI, lo si può chiedere al proprio Comune: c’è bisogno di un requisito-Abruzzo.cityrumors.it

Oltre alla facoltà degli enti locali di applicare sconti sulla Tari, come ad esempio per gli immobili poco utilizzati, sono previste delle condizioni per cui è obbligatoria la concessione di una riduzione. Tuttavia, spetta ai Comuni definire i requisiti specifici. Ma entriamo nel dettaglio. 

Riduzione e sconti TARI: sì, ma solo in questo caso

Tra i casi in cui è obbligatorio ottenere una riduzione della tassa, vi è la situazione di disagio causato dal dover trasportare i rifiuti fino ai centri di raccolta, quando i cassonetti sono troppo distanti dalla residenza del contribuente e quest’ultimo deve occuparsi personalmente del trasporto dei rifiuti. Un’altra agevolazione prevista dalla legge riguarda i disservizi, come gli scioperi, o situazioni in cui la raccolta e lo smaltimento non avvengono secondo quanto stabilito.

Tari come chiedere sconto
I casi in cui è possibile chiedere una riduzione-Abruzzo.cityrumors.it

È possibile trovare tutte le informazioni necessarie su queste agevolazioni nella guida specifica dedicata, ma vediamo ora come richiedere una riduzione della Tari a causa della lontananza dei cassonetti e quali sono i requisiti per ottenere questo beneficio.

La legge n. 147/2013 definisce la Tari, stabilendo anche le modalità di calcolo, le esenzioni e le riduzioni obbligatorie. L’articolo 657 stabilisce che nelle zone dove non è disponibile il servizio di raccolta, la Tari è dovuta solo parzialmente, in proporzione alla distanza dal punto di raccolta più vicino. In altre parole, se i punti di raccolta sono troppo lontani e non è disponibile un servizio di raccolta, la Tari non può essere calcolata per più del 40% dell’importo totale. I contribuenti hanno quindi diritto a una riduzione minima del 60%, che i Comuni possono aumentare.

La distanza precisa non è stabilita dalla legge, ma dipende dai regolamenti comunali e dalle modalità di gestione della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. È quindi importante consultare le disposizioni del proprio Comune per conoscere la distanza specifica. Ad esempio, il Comune di Roma applica questa agevolazione quando il punto di raccolta più vicino dista almeno 1.000 metri dall’immobile.

La richiesta di riduzione della Tari non è automatica e deve essere presentata dai cittadini. la modalità di invio varia a seconda delle indicazioni del Comune, ma solitamente è accettata la spedizione per posta ordinaria, via e-mail o la consegna a mano. E’ possibile anche inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno. In questo modo avremo la conferma di ricezione.

Se avete poi qualsiasi tipo di dubbio chiedete sempre al Comune o ad un Caf vicino a voi. E’ sempre meglio essere sicuri dei documenti da fornire quando si fanno delle richieste del genere.

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